Festa a Palazzo Cernezzi, nel nome dell’amicizia fra Como e la città giapponese di Tokamachi. La sede del Comune ha infatti ospitato la cerimonia commemorativa del 50° anniversario del gemellaggio tra i due centri, che hanno un legame ben preciso.
L’unione tra le due città nacque all’inizio degli anni Settanta e venne ufficializzata il 27 febbraio 1975 a Palazzo Cernezzi. Alla base vi era la volontà di avviare un rapporto di conoscenza reciproca tra le due comunità, accomunate da una tradizione tessile di eccellenza. Tokamachi, infatti, ha come pilastro della sua economia la bachicoltura e la produzione di seta ed è famosa per la creazione di pregiati kimono.
Un impegno che è stato rinnovato dagli attuali primi cittadini, Alessandro Rapinese e Yoshifumi Sekiguchi. Quest’ultimo era alla guida di una delegazione con i principali esponenti istituzionali di Tokamachi. Prima dell’evento a Palazzo Cernezzi non è mancato un giro per la città, con una lunga visita al Tempio Voltiano, che gli ospiti hanno mostrato di apprezzare.
Poi la cerimonia in Comune, con tanti giovani e cittadini che hanno voluto salutare gli ospiti nipponici. Nel cortile, prima di salire nella sala del consiglio, dopo il benvenuto sono stati eseguiti gli inni giapponese ed italiano. Sulle scale il sindaco di Tokamachi è stato salutato da studentesse comasche che indossavano il tradizionale kimono.
Successivamente è stato il momento dell’evento istituzionale, con Rapinese prima e Sekiguci poi che nei loro discorsi hanno rinnovato la stima, amicizia e collaborazione fra le due città.
Un legame che non è soltanto fra i comuni, ma anche tra scuole, che negli anni ha consentito di poter organizzare viaggi di sutdio nel due paesi, con importanti esperienze per i ragazzi delle due città. Rapinese ha elencato le tante iniziative che sono state portate avanti nel corso del tempo, segno di un gemellaggio concreto e costruttivo, che si è rivelato azzeccato. Alla fine, poi, l’immancabile scambio di doni fra le due delegazioni.
A suggellare questa solida unione in città c’è un monumento, la statua dell’amicizia fraterna, che si trova all’inizio della passeggiata di Villa Olmo.
Oltre che con Tokamachi la città di Como è gemellata con Fulda, in Germania, Nablus, in Palestina e Netanya, in Israele.
