190 nuovi iscritti distribuiti nelle tre sedi: 77 a Varese, 72 a Como e 41 a Busto Arsizio, ma sono attualmente in corso gli scorrimenti dalle altre professioni sanitarie e tutti e 250 i posti disponibili in ateneo potrebbero essere infine occupati. L’Università dell’Insubria ha dato il benvenuto alle nuove matricole del corso di laurea in Infermieristica con una mattinata di incontri e saluti a Varese.
La cerimonia ha voluto sottolineare il valore della formazione dei futuri infermieri e l’importanza di una professione che oggi più che mai si trova al centro dell’attenzione pubblica, in un contesto in cui la sanità deve fare i conti con la carenza di personale qualificato. E ha inoltre confermato la stretta collaborazione tra università, aziende sanitarie e strutture convenzionate.
Dopo l’ingresso degli studenti, la giornata si è aperta con i saluti istituzionali della rettrice Maria Pierro, della presidente della Scuola di Medicina Francesca Rovera e del presidente del corso Fabio Angeli, che hanno rimarcato il significato di questa scelta di studio e di vita. Sono poi intervenuti rappresentati degli ospedali dove i futuri infermieri faranno il tirocinio, tra cui Brunella Mazzei, direttore sanitario dell’Asst Lariana..
«Vi insegneremo molto dal punto di vista tecnico e razionale, ma non dimenticate mai l’empatia, l’ascolto e la comunicazione: il tempo dedicato al dialogo è tempo di cura. – ha detto Francesca Rovera, presidente della Scuola di Medicina – Oggi lavoriamo in team multidisciplinari, dove ciascuno, con la propria specificità, contribuisce alla cura del paziente. L’infermiere è parte essenziale di questo gruppo».
«Sono molto orgogliosa di vedervi così numerosi – ha sottolineato la rettrice Maria Pierro – I dottori in Infermieristica svolgono un ruolo fondamentale nella cura del malato. Qui troverete ricerca, conoscenza e formazione, ma anche una sinergia indispensabile con i medici: i medici non possono lavorare senza di voi, e voi non potete farlo senza di loro».
Accanto alle autorità e ai professionisti della sanità, hanno preso la parola anche i rappresentanti degli studenti negli organi di ateneo, portando la loro esperienza e incoraggiando i nuovi iscritti.