Le immagini del torrente in piena durante l’alluvione sono ancora ben impresse nella mente dei comaschi (come gli argini in parte distrutti dalla forza dell’acqua), così come quelle della grande buca che si è aperta tra viale Innocenzo XI e via Borsieri. Lo stesso sindaco Alessandro Rapinese si era detto preoccupato. Il Cosia che in città scorre in parte a cielo aperto e in parte interrato fino al lago impensierisce i cittadini, soprattutto dopo le violente precipitazioni delle scorse settimane.
L’argomento finisce al centro di un’interrogazione, depositata nei giorni scorsi, a firma del consigliere comunale di Svolta Civica, Vittorio Nessi. “Sin dal 2022, appena eletto, il sindaco aveva preannunciato un piano di controlli per verificare lo stato della soletta e delle travi relative alla copertura del torrente Cosia nel tratto di strada compreso tra l’Ippocastano e i giardini a lago – scrive Nessi -. La necessità di un controllo era motivata dal pericoloso incremento del flusso veicolare registrato in questi anni lungo l’asse viario viale Innocenzo – Via Recchi, dal peso dei tanti edifici che lo sovrastano e dalla anzianità del manufatto”. “Recentemente – aggiunge il consigliere – in relazione allo stato di calamità che si è abbattuta sulla città di Como, il sindaco ha ripetuto di essere molto preoccupato e ha aggiunto, anche in diretta su Etv: ‘Ricordiamoci che abbiamo tutta la tangenziale sopra il Cosia’ ”.
Analoghe considerazioni valgono per la soletta che sostiene il fondo stradale di viale Geno.
Per questi motivi e sulla base di questi timori Nessi chiede se la Giunta abbia assunto – o intenda assumere – decisioni in merito al piano di controlli, se sì quali decisioni siano state prese o saranno assunte in relazione allo stato delle coperture.