Parte anche a Como il progetto “Vince chi smette”, con cui la Caritas Italiana vuole sensibilizzare i cittadini sul fenomeno dell’azzardo e sui rischi associati. Un progetto che, in collaborazione con FICT (Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche), mira a costruire una coscienza critica collettiva e a promuovere azioni concrete di contrasto e prevenzione. L’iniziativa prevede l’organizzazione di incontri di informazione e consulenza sull’azzardo e l’apertura di uno spazio di ascolto al Centro Pastorale Cardinal Ferrari, in viale Cesare Battisti 8 a Como, ogni martedì dalle 14.30 alle 17.30 dal prossimo 21 ottobre.
Secondo i dati diffusi, nel 2024 in Italia sono stati spesi 157 miliardi di euro nei giochi d’azzardo. Sono coinvolti il 37% dei ragazzi under 19 e il 26% delle persone over 65. Dal 2013 l’azzardo è riconosciuto come malattia, perché può creare una condizione patologica di dipendenza. Nonostante la crescente consapevolezza della situazione, il fenomeno continua a espandersi in modo preoccupante.
Anche nella Diocesi di Como, l’urgenza di affrontare il problema è stata sottolineata in più occasioni dal cardinale Oscar Cantoni, in particolare nelle “Indicazioni pastorali per un anno di grazia. Giubileo della speranza 2025”: «Non dimentichiamo le gravi difficoltà delle nuove povertà: – scrive il vescovo di Como – la ludopatia, causa patologica del gioco di azzardo, e la dipendenza da alcool e droghe. Sono molte le persone (soprattutto adolescenti e giovani) del nostro ambiente di vita, esposte in modo drammatico a queste problematiche, con conseguente indebitamento delle famiglie. Come comunità cristiana (e civile) non possiamo sottovalutare i singoli casi».
«Accogliendo la preoccupazione pastorale del nostro vescovo – dichiara Rossano Breda, direttore della Caritas diocesana – facciamo nostro l’invito a mettere mani e cuore sul tema della ludopatia, causa di infinite sofferenze. Attraverso la comunicazione diretta con una mail e un numero di telefono dedicati, sarà possibile da martedì 21 ottobre fissare un appuntamento per iniziare un eventuale percorso di ascolto e di accompagnamento».