Guerriglia al Bassone, due agenti della polizia penitenziaria sono stati feriti durante un intervento per sedare una lite tra detenuti stranieri che si è poi trasformata in una rissa. Già ieri un poliziotto era stato colpito durante un intervento analogo e ha una prognosi di 15 giorni.
La notizia dell’ennesima aggressione è stata resa nota dal segretario territoriale della Uilpa polizia penitenziaria di Como Fabiano Ferro. “In mattinata è scoppiata una lite, pare dovuta a un regolamento di conti per la gestione dello spaccio interno di droga tra un detenuto magrebino e alcuni egiziani – spiega il sindacalista – Una decina di magrebini ne ha approfittato per forzare uno sbarramento per arrivare nello stesso reparto ed inveire contro gli egiziani. Armati di coltelli e punteruoli rudimentali hanno messo in subbuglio l’intero reparto”. “Si è reso necessario l’intervento dei pochi agenti presenti, che nonostante erano provvisti di casco e scudo, per sedare la rissa sono stati feriti – continua Ferro – Un agente ha ricevuto una coltellata alla schiena e l’altro è stato ferito alla gamba con un punteruolo. Entrambi sono stati portati in ospedale”.
“L’episodio di oggi è molto grave, da tempo la situazione non è più gestibile e tollerabile – dice il segretario regionale generale Uilpa Pierpaolo Giacovazzo – Parliamo tutti i giorni del grave sovraffollamento di detenuti al Bassone eppure si continua ad assegnare detenuti problematici e incuranti di qualsiasi regola penitenziaria. Se si vuole continuare in questa direzione occorre mettere in sicurezza e rafforzare il personale di polizia penitenziaria”.
“Da questa amministrazione – conclude – vorremmo delle risposte e dei provvedimenti chiari ed esemplari per tutti i soggetti che giornalmente aggrediscono e procurano lesioni al personale. Gli agenti di polizia penitenziaria svolgono il proprio compito con professionalità, dignità e umiltà ma devono essere tutelati”.