Una frazione ancora isolata. È passato ormai un mese dall’ultima, violenta, alluvione che ha trasformato un paese in un cumulo di sassi e detriti. E Sopravilla, frazione di Blevio, non riesce ancora a lasciarsi alle spalle i ricordi di quei giorni, quando d’un tratto dal versante della montagna si è riversata a valle un’enorme quantità di massi, rami e fango. Proprio oggi, a Sopravilla, primo test delle sirene di allerta.
Blevio, ancora una settimana prima dei lavori a Sopravilla. Oggi il test delle sirene di allerta
Un test di collaudo per verificare l’effettiva attendibilità del sistema di allerta. Le sirene, in realtà, erano state installate da diverso tempo nella frazione già devastata dall’alluvione del 2021, ma – in seguito a una serie di modifiche apportate lo scorso anno – era necessario testarle prima di metterle in funzione. D’ora in avanti, le sirene si attiveranno – precisa il Comune – soltanto in caso di effettiva emergenza, cioè al raggiungimento di 40 millimetri di pioggia in un’ora nella valle di Sopravilla oppure in caso di rottura dei cavi a strappo predisposti per la sicurezza idrogeologica.
È andata diversamente un mese fa, quando le sirene non erano ancora operative. 110 millimetri di pioggia in un’ora e 900 in cinque settimane. Così il Comune di Blevio, dopo la bomba d’acqua dello scorso 22 settembre, è stato – di nuovo – flagellato dal maltempo. Dieci alluvioni in quattro anni hanno messo in ginocchio il piccolo paese affacciato sulla sponda orientale del Lago di Como, che ora prova a rialzarsi. I lavori procedono nella frazione di Girola, zona a lago, mentre – per il momento – è praticamente tutto fermo a Sopravilla.

“Gli interventi non possono iniziare finché non termineranno i lavori sul ponte sottostante”, spiega il sindaco Alberto Trabucchi. Verosimilmente, stando a quanto comunicato nei giorni scorsi dalla Provincia, non prima del prossimo weekend. Per vedere tutti i mezzi in azione anche nella frazione di Sopravilla, quindi, bisognerà attendere – presumibilmente – almeno un’altra settimana.

I fondi della Regione
Restano 36 gli sfollati. “In un mese abbiamo ricevuto 80mila euro di donazioni”, fa sapere il sindaco di Blevio, che ringrazia chi si è impegnato al fianco del suo Comune e chi ha sostenuto concretamente i concittadini più colpiti dal maltempo. Da Regione Lombardia, invece, “ottenuti finora circa 2 milioni di euro per interventi di somma urgenza”. Il Comune, però, ha richiesto fondi per 5 milioni per il solo pronto intervento, mentre la stima complessiva dei danni alle proprietà pubbliche ammonta a circa 10 milioni di euro.
E ora, in attesa dell’eventuale riconoscimento dello stato di emergenza, la speranza è che la burocrazia non metta i bastoni tra le ruote. Il sindaco infatti, amareggiato, si dice pronto a dimettersi se gli aiuti richiesti non arriveranno in tempi utili. Da tempo i cittadini si sono rimboccati le maniche e lo hanno fatto anche in quest’ultimo mese. Ma servono anche, e soprattutto, aiuti rapidi e concreti.