Maltempo a Como e provincia: il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato l’ordine del giorno sulle misure per rafforzare il contrasto al dissesto idrogeologico. La decisione arriva dopo la violenta alluvione che si è abbattuta su tutto il territorio lo scorso settembre e che ha messo in ginocchio diversi comuni comaschi, oltre a diverse zone del capoluogo lariano. In due settimane registrati danni per quasi 290 milioni di euro. Ma andiamo con ordine.
Maltempo di settembre, nel Comascoe in Lombardia: il bilancio e l’impegno della Regione
Stando ai dati emersi dalla Raccolta Schede Danni, le ormai famose schede RASDA per intenderci, stimati danni complessivi pari a 9,2 milioni di euro nel periodo compreso tra il 10 e il 13 settembre, che sfiorano addirittura i 280 milioni tra il 22 e il 28 settembre. Per l’esattezza, 118 milioni per il comparto pubblico e 161 per quello privato. Regione Lombardia, inoltre, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale.

Continuare con le politiche e le azioni fin qui realizzate per il contrasto al dissesto idrogeologico, assicurare adeguati investimenti e garantire la manutenzione ordinaria e periodica dei reticoli idrici, ma anche promuovere la semplificazione delle procedure amministrative e proseguire nell’attuazione delle iniziative connesse alla richiesta di stato di emergenza nazionale, integrando i fondi statali con le risorse regionali. Sono alcuni degli impegni richiamati dall’ordine del giorno approvato a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale al termine della seduta straordinaria dedicata al tema dei danni causati dal maltempo.
130 i Comuni lombardi che hanno registrato danni lo scorso settembre, dai quali sono stati evacuati 206 cittadini. Per Blevio, inoltre, la Regione ha stanziato 2 milioni di euro in aggiunta ai 20 degli scorsi anni e, a supporto, arriverà un contingente del Comune di Genova (una collaborazione avviata grazie ad Anci). “Stiamo vivendo un tempo di episodi estremi e di condizioni meteo che anni fa sarebbero state impensabili. Regione Lombardia da sempre è attenta alle questioni ambientali. Per la prevenzione abbiamo stanziato più di un miliardo in cinque anni”, ha commentato l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi.

Intanto a Como e nei comuni limitrofi maggiormente colpiti dal maltempo si continua a lavorare per riportare la situazione alla normalità e rimettere in sicurezza le aree più critiche. Si lavora tra fango e detriti, tra case distrutte e voragini nelle strade, in attesa – è questo l’auspicio – che gli aiuti arrivino tempestivamente e si riesca a sburocratizzare una macchina che troppo spesso procede a rilento e non riesce a stare al passo con un territorio che sta cambiando rapidamente e si sgretola sotto il peso di precipitazioni che si fanno sempre più intense.

Soddisfatti i consiglieri regionali Dotti (FdI) e Orsenigo (Pd)
La decisione “conferma l’impegno della Regione per la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio”. Così ha commentato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Anna Dotti, nonché presidente della Commissione Cultura e Sport. “A Como e nei comuni limitrofi strade, abitazioni e attività sono state allagate, con famiglie evacuate. Solo grazie ai vigili del fuoco e alla protezione civile si è evitato il peggio”, ricorda Dotti.
Regione Lombardia ha già investito oltre 1 miliardo di euro in opere strutturali, 350 interventi Pnrr per la gestione del rischio alluvioni, 56 interventi per la rinaturalizzazione del Po e contributi ai Comuni per somma urgenza e post-emergenza.
“L’approvazione dell’Odg – sottolinea ancora il consigliere Dotti – è un passo concreto. Nei territori comaschi servono sostegno e supporto tecnico oltre che economico per progettare interventi preventivi, evitando che ogni evento meteorologico causi danni irreparabili. È fondamentale sollecitare deroghe operative durante le emergenze – conclude – per supportare i sindaci nella gestione delle situazioni e continuare a garantire le risorse per il dissesto idrogeologico”.

Soddisfatto anche il consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo che ha ribadito la necessità di puntare su “prevenzione, azione e sburocratizzazione per gli eventi estremi”. “Abbiamo chiesto e ottenuto, d’accordo anche la maggioranza di centrodestra, di intervenire rapidamente sul dissesto idrogeologico che sta colpendo pesantemente la nostra regione. Sul territorio accadono eventi terribili per la popolazione e con una frequenza e una gravità che non si erano mai viste prima”, ha ricordato.

Un ringraziamento, da parte di Orsenigo, a sindaci, protezione civile, vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari. “Non dobbiamo dimenticare che i danni sono dovuti al cambiamento meteorologico e le istituzioni devono riconoscerlo. È un tema che non possiamo più rimandare, dobbiamo porre l’attenzione e le risorse economiche su questo aspetto, perché non è più possibile pensare al domani senza che questa emergenza sia affrontata“. “Bene gli stanziamenti fatti dalla Giunta per studiare la situazione idrogeologica nel triangolo lariano”, commenta il consigliere dem. “Auspico – aggiunge – che nel prossimo bilancio di previsione non succeda quello che abbiamo visto a luglio, in assestamento, e vengano dirottate risorse significative sul territorio”.
Importante agire, sottolinea il consigliere Orsenigo, perché – dichiara – “non abbiamo la certezza di cosa viene stanziato a livello centrale, romano, ma le persone, le aziende, i comuni hanno bisogno di risposte immediate“. Ribadisce, inoltre, la necessità di una “sburocratizzazione, soprattutto in merito a queste situazioni particolari. Un esempio simbolico è quello di Blevio – ricorda ancora Orsenigo – dove si sono ripetute più volte situazioni di dissesto idrogeologico: quando sono arrivati i fondi riferiti all’evento catastrofico del 2022, cioè pochi giorni fa, si era già verificata la nuova emergenza. Abbiamo bisogno di cabine di regia, ci deve essere una semplificazione e una riduzione dei tempi e delle pratiche ai minimi termini, dobbiamo spendere velocemente i soldi”.