(ANSA) – TORINO, 22 OTT – Le emozioni dell’arte si materializzano come forma di cura. Accade all’Istituto di Candiolo Irccs, in provincia di Torino, che ha inaugurato oggi uno spazio espositivo semipermanente e insieme la prima mostra allestita in una piazzetta interna, via vai di medici, pazienti e ricercatori. L’esposizione, "Due cuori e una capanna", offre una selezione dei quarantadue scatti del fotografo Daniele Ratti, fino allo scorso 5 ottobre alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Napoli. Il visitatore può così spostare lo sguardo dalla malattia e trovare sollievo e forza nei legami che hanno ispirato questi sguardi sulle dimore e le architetture custodi di grandi storie d’amore. Dai rifugi iconici come Le Cabanon di Le Corbusier, dono alla moglie nel 1951, fino alla Cupola in Sardegna realizzata da Michelangelo Antonioni per Monica Vitti, passando per la Villa E-1027 di Eileen Gray, ogni fotografia custodisce un frammento di intimità. La mostra, a Candiolo fino al 6 gennaio del prossimo anno grazie alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, curata da Benedetta Donato, con un allestimento speciale a cura di Edelfa Chiara Masciotta, è collegata a una cena benefica alle Gallerie d’Italia di Torino, che ha permesso di raccogliere 50.000 euro per Life Is Pink, la campagna contro i tumori femminili della Fondazione. L’esposizione è inoltre quella ufficiale di Life is Blu, la campagna di novembre contro i tumori maschili, ed è accompagnata da un catalogo della Casa Editrice Allemandi, i cui proventi in parte sosterranno le attività di cura e ricerca sul cancro di Candiolo. "Cultura e arte sono da sempre alleati della cura e della ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo-Irccs. Il benessere della persona è per noi centrale, e deve andare anche oltre l’assistenza clinica" ha dichiarato Allegra Agnelli, presidente della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro. Un concetto evidenziato anche da Gianmarco Sala, direttore generale della Fondazione: "Noi abbiamo sempre messo al centro l’umanizzazione dei nostri spazi". "Credo che il lavoro delicato e poetico di Daniele Ratti, accompagnato dal prezioso libro di Allemandi – ha sottolineato Michele Coppola, Executive Director Arte, cultura e beni storici Intesa Sanpaolo e direttore generale Gallerie d’Italia -, sia il modo migliore per inaugurare il nuovo spazio espositivo a Candiolo. L’arte può portare bellezza e conforto anche negli ambienti più fragili e in particolare la fotografia, a cui sono dedicate le Gallerie d’Italia di Torino, si conferma la forma espressiva più vicina al racconto delle complessità del nostro tempo". (ANSA).