Per le ricerche si è mobilitato tutto il paese e il Comune ha collaborato attivamente, coinvolgendo anche i turisti. Purtroppo, dopo venti giorni ha avuto l’epilogo più drammatico il caso di Antonia Bianchi, la donna di 93 anni scomparsa da Molina di Faggeto Lario tra il 2 e 3 ottobre. Il corpo senza vita della donna è stato ritrovato in una zona impervia sui monti della zona. Per la conferma ufficiale si dovranno attendere gli accertamenti disposti dalla procura di Como, ma ci sarebbero pochi dubbi dopo il rinvenimento del corpo.
I resti umani sono stati notati oggi nei boschi di Faggeto Lario da due escursionisti, entrambi appartenenti all’associazione carabinieri in congedo, che hanno subito segnalato il rinvenimento. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri di Pognana Lario e il soccorso alpino. Dopo i primi accertamenti, l’ipotesi è che il corpo sia proprio quello della pensionata. L’anziana, durante una passeggiata, potrebbe aver perso l’orientamento ed essere poi rimasta bloccata nella zona impervia. Potrebbe anche avere avuto un malore. Sarà comunque l’autopsia, disposta dalla procura con altri accertamenti a chiarire ogni dubbio.
Complesso l’intervento di recupero, effettuato con l’ausilio dell’elicottero Drago 153 del reparto volo dei vigili del fuoco, che ha trasportato il personale e le attrezzature per i rilievi e gli accertamenti necessari. Presenti i volontari del soccorso alpino, che hanno fornito supporto alle operazioni di recupero. Il corpo è stato individuato nel bosco sotto i monti Bolettone e Palanzone e sopra l’Alpe di Molina, a una quota di 800 metri.
Di Antonia Bianchi si erano perse le tracce tra il 2 e il 3 ottobre. Le ricerche avevano coinvolto decine di persone. Il Comune aveva effettuato anche accertamenti sui turisti che avevano lasciato Faggeto per verificare l’ipotesi che la donna avesse chiesto un passaggio e si fosse allontanata in auto.