(ANSA) – MILANO, 24 OTT – Il Tribunale del Riesame di Brescia ha annullato, per motivi tecnico-procedurali, il decreto di perquisizione e sequestro di dispositivi elettronici, eseguito lo scorso 26 settembre, a carico dei due ex carabinieri Giuseppe Spoto e Silvio Sapone, oggetto delle perquisizioni da non indagati nel filone bresciano del caso Garlasco, quello che vede indagato per corruzione in atti giudiziari l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, perché, secondo l’accusa, avrebbe preso soldi per scagionare Andrea Sempio nel 2017. Come era già avvenuto il 17 ottobre, con l’annullamento del decreto dopo il ricorso di Venditti, anche ai due ex militari sono stati restituiti tutti i dispositivi elettronici che erano stati sequestrati. Stando alle indagini della Procura di Brescia, e in particolare al decreto a carico di Venditti, i due ex carabinieri della polizia giudiziaria di Pavia, non indagati stando agli atti depositati, avrebbero avuto contatti e incontri con Sempio nel corso delle indagini e ci sarebbero stati anche errori e omissioni nelle trascrizioni delle intercettazioni. I giudici del Riesame (presidente del collegio Giovanni Pagliuca), in particolare, hanno ordinato la "restituzione" dei dispositivi a Sapone e poi anche di chiavette, hard disk, pc, telefoni e altri strumenti elettronici sequestrati a Spoto, confermando, pero, per quest’ultimo "nel resto" il decreto sui sequestri documentali. Le motivazioni dell’ordinanza tra 30 giorni. (ANSA).






