I primi sbalzi di temperatura e il freddo alle porte sollevano le prime preoccupazioni. La stagione influenzale è ufficialmente iniziata: il picco – va detto – non è ancora alle porte, ma in Lombardia si contano già i primi casi. La prevenzione, cioè il vaccino antinfluenzale, resta fondamentale per proteggersi dalle forme più gravi della malattia, tutelare chi ci circonda (soprattutto le persone anziane e fragili) e alleggerire la pressione sui pronto soccorso e gli ospedali.
Quest’anno, in particolare, l’influenza potrebbe rivelarsi più aggressiva dell’anno scorso e, di conseguenza, i casi potrebbero essere addirittura superiori a quelli registrati nel 2024. Per il momento sono soltanto previsioni, ma guardando dall’altra parte del mondo l’andamento sembra già tracciato. Il picco, come di consueto, è atteso tra dicembre e gennaio, anche se una serie di variabili – a partire dalle condizioni climatiche – potrebbero condizionare le stime.
Fondamentale la vaccinazione, che viene somministrata dai medici di Medicina Generale e dai pediatri, in farmacia e nei centri vaccinali di Asst Lariana. Un’attenzione particolare ai bambini, tra cui il virus influenzale comincia a circolare. I più piccoli, infatti, sono i più esposti al contagio, oltre a essere potenziali “amplificatori” del virus. Ma non solo. A fare chiarezza è il dottor Biagio Santoro, direttore del Dipartimento Prevenzione di Asst Lariana e direttore della struttura Vaccinazioni e Sorveglianza Malattie Infettive.
Influenza e vaccini, i dati del Comasco
In meno di un mese, dal primo ottobre, sono 43mila i vaccini somministrati nel Comasco da medici, pediatri e dai centri di Asst Lariana. In particolare, Asst ha somministrato 5mila dosi, i medici di Medicina Generale e i pediatri di libera scelta oltre 38mila. Più precisamente, Asst ha somministrato:
- 3.306 vaccini antinfluenzali
- 907 vaccini anti Covid
- 4.948 dosi complessive (compresi vaccin anti pneumococco, herpes zoster, RSV)
I medici di Medicina Generale e i pediatri di libera scelta, invece, hanno somministrato finora 32.726, vaccini antinfluenzali e 2.745 vaccini anti Covid, per un totale di 38.051 dosi (compresi anti pneumococco, herpes zoster, RSV).
I dati in Lombardia
A livello regionale, invece, si contano complessivamente più di 761mila dosi, contro le 674mila registrate nello stesso periodo dell’anno scorso. La campagna vaccinale contro l’influenza procede con maggiore velocità rispetto agli scorsi anni. In Lombardia, intanto, registrati i primi contagi. L’incidenza totale delle sindromi simil-influenzali, nella seconda settimana del mese, è pari a 7.8 casi per 1000 assistiti. Più colpiti, al momento, proprio i bambini dagli 0 ai 4 anni, seguiti dalla fascia 15-64 anni. In particolare:
- incidenza 13.6/1000 nella fascia d’età 0-4 anni
- incidenza 3.8/1000 nella fascia 5-14 anni
- incidenza 9.2/1000 nella fascia15-64 anni
- incidenza 5.4/1000 negli over-65enni
Tra i più piccoli, possibili complicanze potrebbero causare otiti e polmoniti. Di tutti i virus segnalati, quello maggiormente identificato è il Rhinovirus, pari al 30,8% dei casi. Attenzione alla febbre alta, ai sintomi respiratori e ai dolori articolari. “Per ogni necessità resta fondamentale rivolgersi al proprio medico curante“, sottolinea il dottor Santoro.





