(ANSA) – MILANO, 24 OTT – Gaetano Cantarella, detto Tano, "storico affiliato al clan Mazzei incaricato di gestire gli affari a Milano", avrebbe avuto "rapporti con Fabrizio Corona, che in più occasioni si rivolgeva" a lui "quando aveva problemi su Milano o, come in un caso, in cui Fabrizio Corona gli chiese un recupero credito di 70mila euro da fare a Palermo per una truffa patita da un amico" dell’ex re dei paparazzi. Lo ha messo a verbale William Alfonso Cerbo, detto ‘Scarface’, il nuovo pentito nel maxi procedimento ‘Hydra’ della Dda di Milano e dei carabinieri del Nucleo investigativo sulla "alleanza tra mafie" in Lombardia, in uno dei sei interrogatori, tra settembre e ottobre, in cui ha raccontato dettagli sul suo ruolo di "collettore economico a Milano del clan" di Cosa Nostra "Mazzei di Catania". Nel primo verbale del 22 settembre, il 43enne Cerbo, nato a Catania, davanti ai pm della Dda milanese conferma, come aveva fatto con una lettera dell’11 settembre, la sua volontà di "intraprendere un percorso di collaborazione con la giustizia". E ammette la sua "partecipazione al reato associativo", ossia alla presunta alleanza tra Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra, "quale affiliato e collettore economico a Milano del clan Mazzei". Deposita una memoria di 27 pagine con tutti i "vari passaggi" del suo "percorso criminale". Conferma anche "tutti i reati di truffa e bancarotta" che avrebbe commesso per "agevolare il clan" e per i quali è imputato davanti al gup Emanuele Mancini. Elenca, poi, i nove punti sui quali è disposto a collaborare. Al quarto punto, si legge, i suoi "rapporti" con Gaetano Cantarella, scomparso per un caso di "lupara bianca" il 3 febbraio del 2020, vicenda che è una di quelle al centro del maxi procedimento milanese. Rapporti, in particolare, "legati dapprima al mondo delle discoteche", si legge ancora, e ciò "in virtù" dei legami tra Cantarella e "Fabrizio Corona, che in più occasioni si rivolgeva a Cantarella quando aveva problemi". (ANSA).






