Non un semplice convegno, ma un appuntamento rivolto direttamente ai più giovani, con tanto di simulazione dell’attentato al Bataclan di Parigi, per ribadire l’importanza di sensibilizzare, di trovarsi preparati e di prevenire forme di violenza e terrorismo.
Oltre 200 studenti, per un totale di 400 persone presenti al teatro Fumagalli di Cantù, comprese le autorità civili, militari e politiche, in occasione dell’evento “Analisi, prevenzione, intervento: come combattere il terrorismo”, il primo a livello nazionale che ha unito sessioni teoriche a momenti operativi. Un evento a cura del sindacato autonomo di polizia in collaborazione con il Comune di Cantù.

al teatro Fumagalli
Sindacato autonomo di polizia e Comune di Cantù insieme contro il terrorismo: l’evento dedicato agli studenti
Un’occasione per dimostrare come coordinamento, lucidità e tecnica – nei primi minuti di emergenza – possano fare la differenza. Un’opportunità per sperimentare e capire, concretamente, i rischi di un fenomeno che appare lontano da noi, ma di fronte al quale – al contrario – non si può restare indifferenti. Serve, al contrario, puntare sulla prevenzione. Servono conoscenza, preparazione e capacità di reazione. Perché parlare di sicurezza non è sufficiente, bisogna viverla e dimostrarla. A fare il punto è stato il segretario provinciale del Sap, Igor Erba.
Sul palco, con lui, Alessandro Gobbis, sostituto procuratore della Repubblica di Milano, Carlo Biffani, analista di sicurezza e antiterrorismo, Felice Addonizio, già dirigente generale della polizia di Stato. A curare la simulazione di un attacco terroristico, che ha preso spunto dall’attentato al Bataclan del 13 novembre 2015 è stato Maurizio Zilio, maestro e docente di difesa personale urbana e abitativa. Con lui, sul palco del teatro Fumagalli di Cantù, anche il suo team IFA.
Al teatro Fumagalli le autorità politiche
“Un’occasione per diffondere tra i ragazzi elementi di conoscenza ed educazione, affinché sappiano affrontare fenomeni di allarme criminale, di natura sociale, che toccano anche i nostri territori”. A dirlo è il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, che poi precisa: “Il terrorismo legato al fondamentalismo è un rischio presente, c’è una minaccia incombente. Viviamo una situazione di allerta, non di allarme, ma è grazie alla capacità delle forze dell’ordine, dei magistrati e del sistema di intelligence se il nostro Paese ha gli anticorpi necessari”.
“È un percorso di educazione alla legalità che il Comune di Cantù ha avviato anni fa – ricorda il sindaco Alice Galbiati – Abbiamo molto spesso parlato di mafia. Ora, invece, ampliamo e arricchiamo lo sguardo parlando anche di terrorismo. Vogliamo creare consapevolezza tra chi ascolta”.
Presente anche l’onorevole Eugenio Zoffili, vicepresidente e rappresentante speciale per la lotta alla criminalità organizzata dell’assemblea parlamentare OSCE e e capogruppo della Lega in Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, il quale ha ribadito la necessità di favorire “la cooperazione internazionale e le nuove tecnologie per sconfiggere organizzazioni criminali”.





