(ANSA) – COMO, 29 OTT – Sono almeno due i testimoni che ieri mattina hanno assistito all’incidente mortale che ha coinvolto il secondo portiere dell’Inter, il calciatore spagnolo Josip Martinez, la cui auto – nel territorio del comune comasco di Fenegrò lungo la sp32 – ha travolto il quadriciclo elettrico sul quale viaggiava Paolo Saibene, 81 anni, invalido, morto sul colpo. I testimoni sono due automobilisti, una donna che seguiva l’auto del calciatore nerazzurro e un automobilista che proveniva dalla direzione opposta. Entrambi avrebbero confermato quanto emerso fin dagli attimi immediatamente successivi alla tragedia, e cioè che la carrozzina di Saibene avrebbe scartato improvvisamente a sinistra, lasciando la ciclabile e invadendo la carreggiata sulla quale in quel momento stava arrivando l’auto guidata da Martinez. L’indagine, in ogni caso, è soltanto all’inizio; il portiere dell’Inter – indagato per il reato di omicidio stradale – è già stato sottoposto agli accertamenti tossicologici previsti dalla legge (alcol e droga) ma per conoscerne l’esito ci sarà da attendere qualche giorno, così come più di qualche giorno ci sarà da aspettare per conoscere gli esiti della consulenza cinematica che la Procura di Como si appresta a disporre, come si fa in tutti i casi di incidenti automobilistici dall’esito mortale. L’obiettivo è quello di raggiungere una ricostruzione quanto più compiuta dell’incidente, che tenga conto di ogni dettaglio, a partire da quello non secondario della velocità con cui il calciatore interista procedeva lungo la provinciale in direzione del centro di allenamento di Appiano. Quanto alla vittima, la salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, e lo resterà fino ad autopsia eseguita. Saibene era molto conosciuto a Fenegrò, dove abitava. In passato aveva lavorato come operaio all’Alfa Romeo, poi in un’azienda tessile di Veniano (Como). Benché il destino lo avesse costretto su quella carrozzina elettrica, da giovane era stato bersagliere, e vivissimo manteneva tuttora il legame con il corpo e con la sua fanfara. (ANSA).






