“Le misure annunciate stanno creando un Far West della sosta”.
Pass per i residenti e parcheggi a Como, dopo le prime novità lanciate dal primo cittadino Alessandro Rapinese arriva l’analisi di Europa Verde attraverso la portavoce regionale Elisabella Patelli.

“Le recenti dichiarazioni del sindaco – ha detto – contengono alcuni principi condivisibili, ad esempio l’idea di trasformare viale Geno in ZTL ma da una parte non si spiega perchè non lo faccia e dall’altra perchè metta in campo azioni che vanno nella direzione opposta trasformando la via, nei fatti, in un parcheggio ad alta rotazione H24”.
Quindi Patelli torna sui punti principali annunciati dal sindaco a partire dalla drastica riduzione dei posti gialli che saranno sostituiti da strisce blu con quella che è stata ribattezzata “Tariffa Vulcano” che prevede una quota che potrebbe aggirarsi attorno ai 3 euro l’ora estesa alle 24 ore. Un costo, di fatto proibitivo, che dovrebbe disincentivare – nelle intenzioni dell’amministrazione comunale – la sosta prolungata così da garantire comunque un parcheggio a chi è munito di pass ma al contempo l’utilizzo, nei tempi in cui il residente è via, da parte di tutti. Oggi, di fatto, il giallo resta vuoto quando il titolare del pass ad esempio è in vacanza o nelle ore in cui è fuori per lavoro.
“L’aumento delle tariffe in centro è, in sé, uno strumento corretto per favorire la rotazione – dice ancora Patelli – Ma questo tipo di misura funziona solo se viene accompagnato da due elementi chiari: certezza della sosta per i residenti, con posti dedicati e protetti e soluzioni alternative per i pendolari, parcheggi di interscambio e collegamenti rapidi. Al contrario, le misure così annunciate, stanno creando un “Far West della sosta”, in cui a pagare il prezzo più alto sono proprio: i residenti, che la giunta dice di voler tutelare e i pendolari, che non vengono neppure citati nella pianificazione e che hanno bisogno di una sosta diurna lunga vicino ai collegamenti pubblici”.
Secondo l’esponente di Europa Verde, infatti, non è possibile mettere in concorrenza le diverse categorie di utenti della strada. “La priorità deve essere chiara – conclude Patelli – serve una pianificazione che distingua i flussi, non che li metta in competizione. E che abbia al centro il benessere di chi vive a Como. Serve una città pensata per essere abitata, non consumata”.
Dopo i primi annunci entro metà novembre è attesa la delibera di giunta con i dettagli di questa rivoluzione della sosta.





