(ANSA) – MILANO, 31 OTT – Casa del Consumatore, l’associazione che ha chiesto di essere parte civile nel processo che vede indagata Chiara Ferragni, non accetta l’offerta di cinquemila euro da parte dell’influncer che a Milano deve rispondere di truffa aggravata per il pandoro-gate. Lo scrivono oggi La Repubblica e Il Giorno. "Abbiamo proposto a Chiara Ferragni – ha spiegato riferisce Giovanni Ferrari, presidente di Casa del Consumatore – di rinunciare alla nostra richiesta danni e costituzione di parte civile, a fronte non di denaro, ma di uno o due reel social per dimostrare il suo ravvedimento e impegno nel far conoscere un’app dedicata ai consumatori che stiamo realizzando" "In tutta risposta abbiamo ricevuto un’irrisoria offerta di pagamento di soli cinquemila euro". (ANSA).
 
  
  
 






