Lasciato a terra per avere fotografato il muso dell’aereo con il cellulare: è successo a Claudio Zanon, oncologo torinese e attuale direttore scientifico di Motore Sanità, oltre che ex direttore sanitario dell’ospedale Valduce di Como. Un nome molto noto a Como, che – come riporta il Corriere della Sera – ha vissuto un imprevisto all’aeroporto di Malpensa.

Era in partenza per Marrakech, ma una foto al muso del velivolo – quello su cui sarebbe dovuto salire – gli è costata cara. O meglio, gli è costata il volo stesso. Ma andiamo con ordine.
Fotografa un aereo e viene lasciato a terra, la denuncia del dottor Zanon
Dopo aver fotografato l’aereo poco prima della partenza, il medico sarebbe stato redarguito da un addetto alla sicurezza, il quale lo avrebbe invitato a cancellare la foto dalla galleria del suo cellulare per “motivi di sicurezza”. Zanon si sarebbe difeso, sottolineando che non avrebbe violato la legge. Insomma, un gesto all’apparenza innocuo, che probabilmente molti passeggeri sono soliti fare, ma da non sottovalutare.
E non è tutto: dopo aver cancellato la foto, come richiesto, Zanon sarebbe stato comunque segnalato alla polizia di frontiera e costretto a scendere dall’aereo. Nel frattempo però, un passeggero a bordo si sarebbe sentito male e il direttore scientifico di Motore Sanità sarebbe intervenuto per soccorrerlo. Eppure, come detto, dopo il suo intervento sarebbe stato costretto a lasciare il mezzo e a posticipare, così, il suo viaggio a Marrakech. Zanon avrebbe ribadito la sua posizione, trattandosi – a sua detta – di un “abuso”. E, come riporta l’Ansa, si sarebbe anche scusato.
Il medico denuncia un danno economico, in quanto ha dovuto pagare un altro volo aereo e una notte in hotel, ma soprattutto sottolinea che servirebbe maggiore rispetto nei confronti dei diritti dei viaggiatori.
La replica della compagnia aerea
La compagnia aerea, come riporta Ansa, avrebbe riferito di “un comportamento inappropriato al gate” da parte del passeggero e, per questo motivo, è stato lasciato in aeroporto.
“Il nostro personale di terra – scrive Ansa riportando la posizione della compagnia – è formato per valutare e gestire al meglio ogni situazione e, sebbene episodi di questo genere siano rari, li affrontiamo con la massima serietà e non tolleriamo comportamenti abusivi o minacciosi”.






