Scuola dell’infanzia di via Salita Cappuccini, al centro del piano di riorganizzazione voluto dal sindaco di Como, “è una scuola viva, progettata e realizzata con caratteristiche ben precise per accogliere al meglio i bambini e le bambine della fascia d’età a cui è destinata, con un ampio giardino, il salone luminoso e i bagni in classe. Spostarli nella primaria Adolfo Vacchi di via Montelungo è una decisione insensata”.
Chiusura dell’infanzia di via Salita Cappuccini, le parole di Valsecchi e Finizio
A dirlo sono Daniele Valsecchi, segretario cittadino del Partito Democratico, e Francesco Finizio, referente scuole del partito. “Da un lato, si svuoterebbe la scuola dell’infanzia (senza sapere, peraltro, quale sia la sorte prevista per quell’edificio), dall’altro alla primaria di via Montelungo si verificherebbe un sovraffollamento dannoso per entrambe le realtà”.
Il tema sarà al centro di un dibattito organizzato venerdì 7 novembre alle 20.45 all’oratorio San Giuseppe. Presenti per l’occasione il gruppo di genitori promotori dell’iniziativa, il comitato Como a misura di famiglia e il sociologo Mauro Magatti. “La nostra proposta – concludono gli esponenti dem – resta quella di mantenere i due plessi separati e di investirci, per renderli ancor più scuole di eccellenza”.
Infanzia di via Salita Cappuccini, i dubbi delle famiglie
A proposito della chiusura della scuola dell’infanzia di via Salita Cappuccini e il trasferimento alla primaria di via Montelungo, il consiglio d’istituto Como Lora-Lipomo evidenzia l’inadeguatezza delle infrastrutture, la differenza di età, il sovraffollamento e la riduzione degli spazi come principali elementi di criticità del piano scuole pensato da Palazzo Cernezzi.
Tra i problemi, la perdita di un presidio territoriale e l’interruzione di servizi essenziali per le famiglie, oltre a evidenziare la necessità di tutela degli alunni con bisogni educativi speciali. Non mancano, quindi, dubbi e perplessità tra i genitori.

 
 





