L’intenzione era già stata annunciata, ma ora ufficialmente i genitori della scuola primaria “Corridoni” di Como lanciano la campagna di raccolta fondi per sostenere le spese legali del ricorso al Tar, il Tribunale Amministrativo Regionale, contro la delibera del consiglio comunale che prevede la chiusura dell’istituto scolastico di via Sinigaglia, con l’intenzione di abbattere l’edificio e realizzare un autosilo. Il Comune di Como, dunque, verrà portato per l’ennesima volta davanti a un giudice amministrativo.
Il piano di riorganizzazione delle scuole è stato approvato nei giorni scorsi anche dalla giunta di Regione Lombardia, chiudendo così l’iter procedurale che dopo il passaggio nell’aula comunale era già approdato in consiglio provinciale. Coinvolte nel piano di razionalizzazione le scuole elementari di via Sinigaglia in città e di via Brogeda a Ponte Chiasso e l’Infanzia di via Salita Cappuccini, tutte destinate alla chiusura dal prossimo anno scolastico.
Come aveva spiegato nei giorni scorsi a Etv Simone Molteni, presidente del Consiglio d’Istituto del Comprensivo “Como-Borgovico” di cui fa parte la “Corridoni”, “I vari comitati stanno lavorando con i legali per completare gli ultimi passaggi in vista della presentazione entro il 17 dicembre dei nuovi ricorsi al Tar, che saranno tre distinti, uno per ciascun plesso”.
La “Corridoni” accoglie attualmente oltre 200 alunni e dispone di laboratori, refettori, una biblioteca e aule dedicate all’inclusione formativa.
Secondo i genitori promotori del ricorso, “Il piano di smembramento della comunità scolastica, con conseguente trasferimento degli studenti in altri plessi, non garantisce condizioni idonee né in termini di capienza, né di servizi, né di accessibilità. Le soluzioni alternative proposte dal Comune comporterebbero disagi logistici significativi e avrebbero un impatto negativo sulla continuità educativa”.
Il ricorso al Tar mira a ottenere l’annullamento della delibera, ritenuta “non sufficientemente motivata, non concertata, priva di una valutazione tecnica approfondita e lesiva del diritto all’istruzione”. “La chiusura e l’abbattimento della scuola “Corridoni” non è solo una questione urbanistica: – spiegano i genitori – è una scelta che incide profondamente sulla vita di centinaia di famiglie e sull’identità di un intero quartiere”.
Per sostenere le spese legali, come detto, il gruppo di genitori ha avviato una campagna di fundraising “Salviamo la Scuola Corridoni: NO all’autosilo”, attiva sulla piattaforma GoFundMe. Per informazioni, adesioni e donazioni: www.gofundme.com/corridoni.






