“Quelle che arrivano sono notizie inaspettate e drammatiche”. Non usa giri di parole il sindaco di San Fermo della Battaglia, Pierluigi Mascetti, nel commentare gli ultimi, purtroppo negativi, aggiornamenti che arrivano dalla Canepa, storica azienda tessile del territorio. Aggiornamenti arrivati inaspettatamente a pochi giorni dalla sottoscrizione, dopo un confronto con il ministero, dell’accordo per la cassa integrazione per crisi fino a marzo 2026. Ci sono 100 posti di lavoro (su 153) a rischio. Si parla di cessare l’attività entro dicembre di quest’anno.
Nella nota diffusa da Cgil, Cisl e Uil, si parla di una perdita del 15% del fatturato rispetto al 2024 pari a circa 3,5 milioni di euro al settembre 2025.
Di fronte alle ultime decisioni- fanno sapere i sindacati – già avviata la mobilitazione e il confronto con le istituzioni locali, nazionali e l’opinione pubblica.

“La Canepa per noi è l’azienda che porta il nome di San Fermo nel mondo” dice ancora il sindaco. “Purtroppo ci sono molte famiglie coinvolte e molte risiedono nel nostro Comune, è davvero drammatico. Noi ci metteremo in contatto anche con autorità sovracomunali per capire cosa si può fare. Auguro intanto ai lavoratori di riuscire a ricollocarsi e a mantenere la professionalità acquisita in tanti anni di Canepa perchè qui siamo di fronte a un problema molto importante”.
E mentre a San Fermo della Battaglia in queste ore non si parla d’altro, ci sono le prime reazioni politiche.
La capogruppo del PD alla Camera dei Deputati, Chiara Braga, esprime vicinanza e solidarietà ai dipendenti. “E’ un pesante colpo per tutto il comparto serico comasco. Ci rendiamo disponibili a tutti i livelli – ha aggiunto – per favorire una soluzione che consenta di salvaguardare l’attività dell’azienda e insieme tutelare i lavoratori”.





