“Dobbiamo migliorare contro le squadre che pensano solo a difendersi. Questo per noi è il contesto più difficile”. Dichiarazioni di mister Cesc Fabregas, tecnico del Como, al termine della sfida pareggiata 0-0 contro il Cagliari.
“Una prestazione complicata per noi – ha sottolineato ancora Fabregas – abbiamo fatto di tutto contro un Cagliari che non voleva giocare, che pensava a difendersi con dieci giocatori nella sua area. Noi non siamo ancora pronti per queste situazioni, manca ancora un passo. Io ho giocato con Spagna e Barcellona, due squadre dominanti, ma che andavano in difficoltà con questo tipo di avversari. A quel punto soltanto un giocatore della classe di Leo Messi, con una sua invenzione, poteva cambiare le cose. Attaccare così è la cosa più difficile da fare. Non sono preoccupato ma, lo ribadisco, dobbiamo migliorare”.
Fabregas chiede alla sua squadra meno leziosità. “Spesso possiamo andare al tiro, invece cerchiamo il passaggio in più. Invece la soluzione più semplice può essere la migliore, basta essere più naturali, senza inventare; è necessario saper leggere i momenti e cambiare eventualmente in corsa. Lavoriamo e lavoreremo, sul creare e sul concludere. Ma non è uno step che si supera in un solo allenamento. Servono tempo e pazienza: i ragazzi stanno crescendo e non serve mettere loro pressione addosso”.
L’allenatore del Como non si è soffermato più di tanto sull’episodio di Morata, che dopo un contrasto con Mina e una ammonizione per la sua reazione ha chiesto di essere sostituito. “Io lo difenderò sempre e se avrò qualcosa da dire glielo dirò negli spogliatoi. Sono episodi che nel calcio succedono e che sono sempre capitati. Non mi pronuncio sul suo avversario, preferisco un altro calcio, preferisco non parlare di giocatori così”.
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