(ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 14 NOV – "Abbiamo urgente bisogno di pensare la fede per poterla declinare negli scenari culturali e nelle sfide attuali, ma anche per contrastare il rischio del vuoto culturale che, nella nostra epoca, diventa sempre più pervasivo". Lo dice papa Leone, inaugurando il 253esimo anno accademico alla Pontificia università Lateranense, l’università dei Papi per eccellenza. Per Leone, teologia e filosofia devono "innescare cambiamenti profetici rispetto ai drammi e alle povertà del nostro tempo" con uno studio volto "al dialogo con le culture", "anche a fronte di un atteggiamento talvolta rinunciatario del pensiero contemporaneo, così come rispetto alle emergenti forme di razionalità legate al trans-umanesimo e al post-umanesimo". Papa Prevost ha indicato come "prima" sfida del mondo accdemico la presenza nella formazione della "reciprocità e della fraternità". "Oggi, purtroppo – ha detto – , si usa spesso la parola "persona" come sinonimo di individuo, e il fascino dell’individualismo come chiave per una vita riuscita che ha risvolti inquietanti in ogni ambito: si punta alla promozione di sé stessi, si alimenta il primato dell’io e si fatica a fare cooperazione, crescono pregiudizi e muri nei confronti degli altri e in particolare di chi è diverso, si scambia il servizio di responsabilità con una leadership solitaria e, alla fine, si moltiplicano le incomprensioni e i conflitti". "La formazione accademica – ha sottolineato invece – ci aiuta a uscire dall’autoreferenzialità e promuove una cultura della reciprocità, dell’alterità, del dialogo. Contro quello che l’Enciclica Fratelli tutti definisce ‘il virus dell’individualismo radicale’, vi chiedo di coltivare la reciprocità". (ANSA).






