(ANSA) – VARESE, 16 NOV – Ci sarebbero i gratta e vinci alla base dell’uccisione di Mariella Chiari, l’ottantunenne uccisa ieri a coltellate nel soggiorno di casa a Mesenzana, in provincia di Varese, da parte del marito Renato Bianchi. Il settantottenne, che è in una "condizione di marcata fragilità psicologica", ieri, dopo l’arresto, è stato sentito dal Pm Federica Racanello, che coordina le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Luino. Dall’interrogatorio non sono emerse situazioni di dissidio o rancore che possano aver portato ad un’aggressione tanto feroce. "La condotta – si legge in una nota diffusa dal procuratore di Varese Antonio Gustapane – è riconducibile, stante alle prime risultanze investigative, a futili motivi riferiti al vizio del gioco per i gratta e vinci". Uno svago, quello di tentare la fortuna con assiduità, che a quanto pare entrambi i coniugi avevano. "L’uomo, tuttavia, è apparso in una condizione di marcata fragilità psicologica, suffragata anche dalle stesse dichiarazioni rese al magistrato, in taluni passaggi frammentarie e carenti di coerenza logica", si legge ancora nel comunicato della procura. Proprio per questo, con lo scopo di evitare eventuali gesti autolesionistici, Bianchi è stato portato nel carcere milanese di San Vittore, meglio attrezzata per la specifica tutela, in attesa della definizione degli ulteriori atti procedurali. (ANSA).






