Una reazione dura e decisa quella del sindaco di Como dopo la scelta di Paola Tocchetti di lasciare la sua granitica maggioranza e approdare a Forza Italia. Con una conferenza stampa, Tocchetti ha annunciato il suo addio alla Lista Rapinese e lo scontro ora arriva in consiglio comunale. Si tratta, ribadisce Tocchetti di “una decisone maturata nel tempo” e parla di “una situazione precipitata in estate”.
Como, Tocchetti lascia la maggioranza e lo scontro approda in consiglio comunale
“Nonostante ritenga il programma della Lista Rapinese essenzialmente un buon programma e con moti punti di valore, mi sono resa conto che il modo in cui viene portato avanti non è nelle mie corde. Una politica gridata, con attacchi personali e accuse, che guarda indietro anziché guarda avanti non fa per me”, ribadisce in consiglio comunale Paola Tocchetti.
“Dalla comunicazione ufficiale in conferenza stampa di sabato ci sono stati molti commenti. È vero – replica – io sono lo zero, virgola zero zero. È vero, io ho avuto 35 voti, ma sono 35 comaschi che hanno comunque un grande valore, perché sono comaschi ed è giusto che vengano rappresentati in un altro modo. Sono sicura che se hanno votato me, approveranno la decisione che ho preso per provare ad aiutare la nostra Como da un altro lato del tavolo”.
“C’è chi dice che non si cambia cosacca in corsa – aggiunge – Con la Lista Rapinese, però, non è che si vesta una casacca, politicamente parlando. Non ho fatto un cambio di ideologia. È una volontà di cambiare il modo di fare politica. So che i miei ex colleghi di lista non approveranno, diranno che c’è tutto lo spazio per dissentire alla Lista Rapinese, se è così sono molto contenta per voi. Nel frattempo mi auguro di avere lo spazio che desideravo avere e ringrazio Forza Italia per avermi accolto calorosamente”.
Non si è fatta attendere la reazione del primo cittadino comasco. “Esiste un gruppo e si chiama 2027, dove ci sono solo i consiglieri che ricandiderò nel 2027. E siccome sono io che scelgo chi candidare nel 2027, l’ho sempre detto, forse per questo si è venuto a creare un gruppo “rapinesiano”. Io cancello chi nel 2027 non sarebbe stato candidato. Paola non sarebbe stata candidata. Il motivo? Perché ha dissentito? Lo ha fatto più volte, poteva fare quello che voleva. Non le ho mai detto “guai a te se apri bocca”“, spiega il sindaco Rapinese. E ancora: “Per Paola non era importante partecipare alle convocazioni in consiglio comunale. Paola, contrariamente ad altri, potrebbe aver preso un impegno che non ha il tempo di onorare. E le assenze parolano chiaro. Lo scorso 29 luglio l’ho cancellata dal gruppo. Lei ha mandato tutto il mio gruppo a fare in… solo perché le abbiamo cheisto dui mnatenere il numero legale”.
Duro l’affronto rivolto a Paola Tocchetti da parte del sindaco Rapinese: “Abbiamo a che fare con un consigliere che ha il record di assenze, mai partecipato alle riunioni, dice non riesce a parlare con me e non mi sembra sia così. Lei è stata esclusa dal gruppo 2027, dove ho inserito chi ricandiderò alle prossime comunali, perché oltre ad aver mandato tutti “a fare in culo” tutti nell’androne di questo cortile – dichiara esplicitamente il primo cittadino – se n’è andata fregandosene deel gruppo e lasciandoci senza il numero legale. Questa è Paola Tocchetti, ve la regalo“.
A stretto giro è arrivata la controreplica della consigliera Tocchetti, che sui social ha condiviso un breve scambio di battute avuto proprio il quel fatidico 29 luglio con il sindaco Rapinese.
La reazione del consigliere Rossetti
A intervenire sul cambio di rotta di Paola Tocchetti, ormai ex consigliere comunale della Lista Rapinese Sindaco, è anche il capogruppo della lista Rapinese Sindaco, Gianfranco Rossetti. “Ci dispiace di aver appreso la sua decisione da una conferenza stampa e non da, almeno, una comunicazione a tutti noi. Ci dispiace anche perché Tocchetti era correlatrice del nostro programma elettorale, dibattuto dalla prima all’ultima parola”, dichiara Rossetti in consiglio comunale
E ancora: “Riguardo alle parole urlate e ai toni accessi, certamente danno fastidio ma se sono accompagnate da estrema schiettezza e sincerità sono preferibili a politiche fatte di accordi sottobanco e alleanze, che si sciolgono come neve alla prima tornata elettorale. Forse Paola troverà nel suo nuovo ruolo quello che afferma di non aver trovato da noi. Noi restiamo fedeli al nostro programma, al modo di concepire il bene della nostra città, alla fiducia che ci è stata data dai nostri elettori”.







l’attuale amministrazione comunale sta attuando una forma di premierato molto simile a quella in discussione a Roma;
la dx è in stato confusionale,
la sx segue a ruota,
il centro sarà escluso anche dal prossimo Consiglio comunale.
L’astensionismo dilagherà,
anche perchè Como è una città molto VECCHIA.