Como dice addio ai posti gialli e bianchi, arrivano quasi ovunque le strisce blu. Ed ecco che la “tariffa vulcano” – da 72 euro al giorno festivi inclusi – da teoria diventa realtà per un totale di 379 parcheggi in città. Il 2026 inizierà, dunque, con una nuova stangata per gli automobilisti.
Per fare chiarezza: come in parte giù anticipato dal sindaco Alessandro Rapinese in consiglio comunale, in via Torno, Salita Quarcino, viale Rosselli e una parte di via Recchi le strisce cambiano colore, diventano blu e quindi i posti auto saranno a pagamento disponibili per tutti ma, di fatto, offlimits, per chi ha bisogno di una sosta prolungata. Mentre viale Geno, una buona parte di via Brambilla, piazzetta Maggiolini e il tratto di via Bertinelli (davanti al Comune) dove già si paga, con l’introduzione della tariffa Vulcano, si pagherà molto di più.
Per tutte queste zone, infatti, la tariffa diventa 3 euro all’ora per 24 ore e quindi – come detto – 72 euro per l’intera giornata.

Lo scopo dell’amministrazione comunale è di riqualificare le aree destinate alla sosta coniugando – si legge nelle carte di Palazzo Cernezzi – un’adeguata disponibilità di stalli per i residenti e garantendo l’esigenza di rotazione per gli altri utenti quando gli spazi sono liberi.
Questo, almeno, è il risultato che vuole ottenere il sindaco. I presunti effetti benefici sono tutti da valutare mentre le modifiche tariffarie stanno per entrare in vigore e presto saranno realtà, dal primo gennaio scatta la mazzata.
Nella delibera intitolata “Revisione delle aree di sosta e approvazione delle conseguenti tariffe” il lungo elenco di novità, oltre alla trasformazione degli stalli da gialli a blu, prevede la cancellazione anche di un buon numero di quegli ormai pochissimi posteggi liberi (bianchi). Scompaiono, soltanto per fare qualche esempio, quelli di viale Innocenzo XI e piazzale Gerbetto, così come quelli di via Petrarca, via Morazzone e via XX Settembre e ancora, per rispondere a chi si lamentava di non poter più andare al Cimitero Monumentale per la difficoltà a posteggiare, vengono ripristinati i posti a pagamento in piazzale Escrivà e in un tratto di via Regina Teodolinda. In tutte queste strade arriverà il parcometro e i costi sono stati definiti secondo le varie tariffe in vigore. Inoltre quasi ovunque, con poche eccezioni, scompare la gratuità nei festivi. Per quanto riguarda le moto saranno cancellati gli stalli in Largo Miglio, vicino ai licei “Volta” e “Teresa Ciceri”.
Le novità per i residenti
11 ASA, Aree a Sosta Agevolata per i residenti, per ciascuna viene definito il numero massimo di permessi per i residenti e il corrispettivo economico che varia da zona a zona e oscilla da un minino di 183 euro all’anno (ad esempio per le aree di Sant’Agostino, stadio, tangenziale) ai 730 per gli spazi concessi dentro l’autosilo di via Auguadri e di via Aldo Moro).
La rivoluzione della sosta annunciata dal sindaco di Como, Alessandro Rapinese, si concretizza con tanto di delibere, stradario e allegati vari tutto disponibile online all’Albo Pretorio del Comune.
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento per il rilascio dei permessi della sosta agevolata si rende necessario riaprire i termini per la presentazione delle istanze, al netto di quelle già arrivate che dovranno essere integrate a cura dei richiedenti per essere attualizzate. La nuova scadenza è fissata al 5 dicembre 2025 con pagamenti entro il 30 dicembre. I nuovi permessi saranno in vigore dal primo gennaio 2026 e dureranno per tutto l’anno.
Sarà rilasciato un unico pass per nucleo residenziale.
Le reazioni politiche
E le reazioni politiche non tardano ad arrivare. Le contestazioni erano state mosse sin dalla presentazione del piano in consiglio comunale. Forza Italia interviene subito con il gruppo consiliare a Palazzo Cernezzi e con il dirigente del partito Luigi Bottone che dice: “E’ ormai chiara la posizione del sindaco si tolgono i gialli per far pagare cifre salate a tutti i cittadini, ha usato la scusa di garantire ai residenti un posto auto ma poi alla fine ha aumentato tutto”. Bottone sottolinea, inoltre, che si tratta solo “di una nuova tassa voluta dal sindaco” e di una decisione che “danneggerà i commercianti e gli onesti cittadini.”
Stefano Molinari e Alessandro Nardone, rispettivamente presidente provinciale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, spiegano: “Il risultato è un sistema meno equo e meno funzionale: costi elevati per un solo permesso familiare, meno posti disponibili, più zone a pagamento e nessuna garanzia per chi, pur vivendo in città, non ha alternative all’utilizzo dell’auto privata”. Fratelli d’Italia chiede “una revisione immediata del modello, ripristinando un numero adeguato di posti riservati ai residenti, prevedendo tariffe sostenibili e differenziate e costruendo un sistema che favorisca chi in città vive, lavora e studia, anziché penalizzarlo. Como merita un’amministrazione che semplifica la vita ai cittadini, non che la rende più costosa e complicata”.






Sono un residente di via Torno e a mio avviso succederà che in estate non avremo più posti per parcheggiare già dal tardo pomeriggio quando affluiranno clienti di bar e ristoranti a partire dall’ora degli aperitivi
In questi anni con le strisce gialle spesso abbiamo avuto discussioni con chi parcheggiava abusivamente.
La soluzione potrebbe essere che dalle 17.00 I parcheggi ritornino a uso esclusivo dei residenti con rimozione forzata delle eventuali auto lasciate in sosta
Le multe previste a mio avviso sono un palliativo perché chi possiede auto da 100k /150k euro se ne beffa di una eventuale multa da 150 euro
La rimozione forzata può essere la soluzione migliore visto che in alcuni parcheggi è già prevista (vedi attorno alla Casa del Fascio)
Credo che un sindaco debba agevolare la vita dei suoi concittadini e non ostacolarla, difronte al fatto che la città si sta svuotando di residenti a beneficio di un turismo prossimale del quale siamo inpreparati a ricevere a livello di parcheggi.
Grazie mille Lorenzo