(ANSA) – MILANO, 20 NOV – "Nessuno di noi aveva compreso la gravità del fatto". Sono le parole, in sostanza, di uno dei due 18enni arrestati due giorni fa assieme a tre 17enni, per la rapina e il tentato omicidio dello studente di 22 anni della Bocconi, pestato e accoltellato e che ha subito lesioni permanenti. Oggi il ragazzo, accusato di aver fatto da "palo" e detenuto come l’amico a San Vittore, ha incontrato in carcere l’avvocata Elena Patrucchi. "Ha ribadito più volte – ha detto la legale – che lui era lontano ed era convinto che fosse solo una zuffa. Quando ha saputo, tempo dopo, dell’uso del coltello, è rimasto sconvolto". Domani il ragazzo risponderà al gip. (ANSA).






