Chiede scusa alla Valtellina ma non al PD e, nello specifico, alla capogruppo in consiglio comunale Patrizia Lissi. Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, in Cina per un viaggio istituzionale, ha diffuso una video-replica sui social dopo il caso scoppiato nelle scorse ore (ne parlavamo qui). Il primo cittadino aveva detto a Lissi nell’aula di Palazzo Cernezzi che sembrava “una tabaccaia della Valtellina” mentre lo incalzava per ottenere risposte sulle risorse messe in campo da Palazzo Cernezzi per la scuola “Foscolo”.
Ma mentre si trova ancora dall’altra parte del mondo in primo cittadino torna anche sugli altri temi della settimana dall’uscita dalla maggioranza della consigliera Paola Tocchetti, passata a Forza Italia, alla questione dei ciliegi di via XX Settembre e via Aldo Moro. “Se un’agronoma di livello – ha spiegato – mi dice che devo sostituire le piante io che non sono un tecnico seguo le sue indicazioni”.
Infine la “tariffa Vulcano” appena varata e in vigore da gennaio che porta la sosta, in alcuni punti della città, a 3 euro l’ora per 24 ore, questo per garantire – nelle intenzioni del Comune – una maggiore rotazione e facilitare la vita dei residenti muniti di pass che ad oggi troverebbero spesso i loro posti gialli occupati.





