“No al salasso dei parcheggi”. Presidio in macchina per protestare contro il nuovo sistema della sosta. La manifestazione è in programma domenica prossima, 30 novembre ore 16.30, a Como. Dopo le scuole, i posteggi infiammano la, già più che avviata, campagna elettorale in vista del 2027. La nuova rivoluzione voluta dal Comune continua a far discutere e il dibattito politico è più acceso che mai. Fratelli d’Italia annuncia la manifestazione al Monumento ai Caduti in viale Puecher per dire no alle novità recentemente annunciate. E in particolare per dire no: alla tariffa vulcano – da tre euro all’ora per 24 ore – introdotta in alcune zone della città e all’eliminazione della gratuità nei festivi. Dopo il giro di vite del 2024 per gli esponenti del partito di Giorgia Meloni si parla di un altro “aggravio per i comaschi” che pesa sulle tasche “di famiglie, commercianti, lavoratori e studenti, già colpiti da un sistema che appare oggi più punitivo che funzionale”. Stefano Molinari e Alessandro Nardone, rispettivamente presidente provinciale e coordinatore cittadino, invitano i cittadini a partecipare: “Non sarà una sfilata, non intendiamo paralizzare la città – spiegano – ma un presidio simbolico, civile e ordinato, per chiedere a gran voce al sindaco di tornare sui suoi passi e valutare l’enorme danno che questi aumenti causeranno al tessuto sociale, economico e produttivo. Bisogna rivedere – dicono infine – questo impianto tariffario che penalizza i residenti, disincentiva la vita nei quartieri e colpisce chi a Como vive, lavora e studia ogni giorno”.

Forza Italia dal canto suo torna sulla cancellazione di una fetta importante di posti bianchi gratuiti. “Tutti sappiamo – si legge in sintesi in una nota del dirigente del partito ed ex consigliere comunale Luigi Bottone – che da codice della strada a fronte di una quota di posti a pagamento nelle immediate vicinanze si deve riservare una quota adeguata di posti liberi. Ma nelle delibere di giunta, e nelle successive rettifiche pubblicate nei giorni a seguire per correggere degli errori, sembra essere stato omesso questo dettaglio tanto importante”. ”Eppure – aggiunge – il Tribunale di Como in passato a seguito di un ricorso presentato da un cittadino, aveva incolpato il comune per mancato rispetto del rapporto bianchi/blu”.
“La domanda di fondo da porsi è qual è l’idea di città che abbiamo – scrivono Daniele Valsecchi e Stefano Legnani, segretario cittadino e consigliere comunale del PD – Una città nella quale solo chi ha un certo reddito può permettersi di vivere? – si chiedono – La risposta deve essere no, vogliamo una Como accogliente e a misura di cittadino, è proprio l’idea che ha il sindaco – concludono gli esponenti dem – ad essere sbagliata”.





