Minorenni coinvolti in reati. Non è purtroppo una novità e le cronache riportano episodi quotidiani. Ma non può lasciare indifferenti l’età degli ultimi due ragazzini fermati dalla polizia di Como dopo un furto al supermercato. Hanno 13 e 14 anni. Poco più che bambini. Uno, il più piccolo, per la legge non è neppure imputabile.
Alle 8 di ieri mattina, secondo quanto ricostruito dalla polizia, i due ragazzini sono entrati all’Esselunga di via Carloni a Como. L’addetto alla sicurezza ha notato che si aggiravano tra gli scaffali e mettevano merce nello zaino. Si sono poi avvicinati all’uscita senza passare dalle casse.
L’addetto alla sicurezza ha fermato i due ragazzini e ha chiamato il numero unico di emergenza 112. In via Carloni sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato. I poliziotti hanno accertato che i ragazzini avevano nascosto nello zaino pacchetti di particolari carte da gioco, per un valore di 80 euro. La merce è stata restituita al supermercato.
I due ragazzini sono stati portati in questura. Sono entrambi italiani di origine straniera, residenti in Valle Intelvi. Uno, il 13enne, non è imputabile per la legge italiana, proprio perché di fatto è considerato ancora un bambino. L’amico, che ha 14 anni, è stato denunciato per furto aggravato in concorso. Entrambi i ragazzini, al termine degli accertamenti sono stati riaffidati ai genitori, chiamati in questura.






