Impianti sportivi di Como, dal nuovo anno non saranno più gestiti da CSU, Como Servizi Urbani, società partecipata del Comune di Como che da anni ha in mano servizi essenziali per la città: dalle strutture sportive appunto, ai parcheggi, dai porti alle lampade votive nei cimiteri.
Il 31 dicembre si avvicina a grandi passi ma ancora non è chiaro quale futuro si delinea per i dipendenti e quali eventuali cambiamenti ricadranno sui cittadini. Quel che è chiaro – come aveva spiegato il sindaco Alessandro Rapinese in diretta su Etv (ne parlavamo qui)– è che ora per legge i servizi non possono essere dati in gestione a società in house e quindi l’accordo e i relativi affidamenti che risalgono al 2015 tra amministrazione e Csu non sono prorogabili e vanno rivisti. Sul fronte sportivo si era parlato della possibilità di una gestione diretta da parte delle società. Ma l’unica certezza ad oggi è l’incertezza, e gli attuali dipendenti sono preoccupati.
“In questi giorni stiamo ricevendo numerose segnalazioni e richieste di chiarimento perché ci avviciniamo rapidamente alla fine dell’anno, data in cui scadrà l’accordo che regola i rapporti tra il Comune e Csu, senza che l’amministrazione abbia ancora comunicato quale direzione intenda prendere” scrivono in un comunicato i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi (capogruppo) e Antonio Tufano.
I lavoratori sono quindi in una fase di snervante stand by con il rischio concreto di dover cercare un’altra occupazione.
“Non stiamo parlando di un dettaglio amministrativo, ma del futuro di una società che conta decine di dipendenti e che ogni giorno garantisce continuità, presidio e qualità in servizi che incidono direttamente sulla vita dei comaschi – dicono ancora i consiglieri -. Non sappiamo quale sarà l’impatto dello scorporo degli impianti sportivi, né come verrà ridisegnato il profilo di Csu dopo una decisione di questa portata. Non sappiamo se verrà garantita la continuità occupazionale nelle forme previste dalla legge, né quali saranno i nuovi assetti gestionali dei servizi rimanenti”.
Impianti sportivi a parte gli esponenti di Fratelli d’Italia sollevano un’altra questione, legata alle recenti novità introdotte dal nuovo piano della sosta che include anche gli abbonamenti per i residenti per i quali, peraltro, proprio Csu in queste ore ha pubblicato il bando (qui le info) per il rilascio dei permessi per il 2026 con i dettagli sulla riapertura dei termini per presentare una nuova istanza o per perfezionare quella già inviata nelle scorse settimane.
“Diventa inevitabile sollevare anche una questione di opportunità relativa ai consistenti aumenti delle tariffe della sosta introdotti di recente – spiegano ancora Cantaluppi e Tufano – Perché gli aumenti tariffari possono essere discussi sul piano politico, ma diventano ancora più difficili da comprendere se inseriti in un contesto in cui il perimetro di Csu viene modificato e il futuro della gestione resta incerto”.






