Blevio piegato dal violento maltempo di settembre chiede fatti concreti e risposte certe. E intanto i cittadini si ritrovano in un comitato per segnalare eventuali criticità del territorio, per prevenire possibili, nuovi, danni. Un territorio fragile, quello di Blevio e di altri comuni a picco sul lago, troppo spesso vittima del maltempo, tra frane, alluvioni e allagamenti.

Blevio, nasce il comitato cittadino che lancia un appello alle istutizioni. Nelle zone montane ancora materiale pericolo
Nasce con questo intento il Comitato cittadini di Blevio, con la semplice volontà di difendere il paese in cui si è nati e cresciuti e che si vive ogni giorno. D’altronde si sa che sono proprio i residenti le principali sentinelle, pronte a monitorare i punti più critici del paese, dove sarebbe opportuno intervenire prima che sia troppo tardi. Non solo le vie principali, quindi, ma anche – e soprattutto – le frazioni e le zone montane, dove la vegetazione incolta spesso nasconde pericoli.

Talvolta, spiegano dal comitato guidato dalla presidente Daniela Sacchi, “è sufficiente fare una passeggiata per accorgersi che qualcosa non va”, ma ai più potrebbe sfuggire. Ce lo segnala una telespettatrice di Blevio e le sue immagini parlano da sé.

Nella strada che dalla frazione di Capovico sale verso le zone montane del paese, c’è un’enorme quantità di sassi, tronchi e altri detriti. Le pulizie delle valli procedono anche con gli elicotteri, ma il materiale nelle zone montane è ancora molto e il rischio, qualora dovesse tornare un’altra violenta ondata di maltempo, è che tutto si riversi a valle, ancora una volta, causando nuovi ingenti danni. Gli interventi, tuttavia, procedono a rilento. Succede nel cantiere per la realizzazione di una strada finanziato grazie a uno stanziamento di 4 milioni di euro legato al Pnrr, nelle zone montane di Sopravilla, dove lo scorso 21 ottobre un operaio era precipitato per 40 metri.


E proprio nella frazione di Sopravilla, gravemente colpita (e danneggiata) dal maltempo di settembre, i lavori proseguono, ma tra i residenti c’è chi parla di una situazione “catastrofica”.

È un territorio soggetto a forti rischi idrogeologici, ormai è noto, e per questo sono necessari interventi concreti da parte di tecnici ed esperti. Anche i cittadini però, stanchi di vivere nella paura, vogliono fare la loro parte. Il Comitato ha già scritto ad Arpa Lombardia chiedendo un sopralluogo urgente, alla protezione civile per un intervento strutturale qualora la situazione venga valutata grave e rischiosa per l’incolumità pubblica, oltre che a prefetto e Regione, affinché contribuisca a velocizzare i tempi di una burocrazia che – troppo spesso – rischia di mettere i bastoni tra le ruote. Un appello, da parte del comitato, anche all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), affinché si interessi al caso di Blevio mediante studi specifici sul fronte franoso e sulla dinamica dei dissesti in atto.
Il dossier
Allegato agli enti preposti anche un dossier che testimonia lo stato attuale. In particolare, è stato evidenziato un dissesto diffuso e pericoloso lungo il torrente Sopravilla. Ne conseguono voragini e smottamenti, che rendono la situazione precaria e di certo non priva di pericoli imminenti.






