Il nuovo modello di gestione delle piscine e degli impianti sportivi di Como entrerà in vigore a giugno del 2026. L’incarico per la gestione a Csu, Como Servizi Urbani, che era in scadenza al 31 dicembre prossimo, è stato prorogato dall’amministrazione comunale fino al 30 giugno del prossimo anno.
Csu, società partecipata del Comune di Como, da anni gestisce servizi essenziali per la città: dalle strutture sportive, ai parcheggi, dai porti alle lampade votive nei cimiteri. Come già aveva spiegato il sindaco di Como Alessandro Rapinese, la legge ora prevede l’assegnazione della gestione con appositi bandi e non a società in house. Gli incarichi di gestione, affidati dal Comune di Como a Csu e che risalgono in gran parte al 2015 devono quindi essere rivisti.
Per gli impianti sportivi, l’amministrazione comunale ha ipotizzato la gestione affidata alle società. Al momento però le procedure sono in corso e la giunta di Palazzo Cernezzi ha dunque prorogato l’incarico a Csu per 6 mesi. 7una decisione deliberata nel giugno scorso da Palazzo Cernezzi, con uno stanziamento di 610mila euro per la copertura economica.
I dipendenti di Csu, nell’ultimo periodo non hanno comunque nascosto la preoccupazione per un futuro incerto. Timori di cui nelle scorse ore si sono fatti portavoce i consiglieri consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi e Antonio Tufano.
Con la proroga dell’affidamento della gestione, il tema è rinviato di sei mesi. Entro giugno, come emerge dalla determina del Comune di Como, dovrebbe essere definito il nuovo modello di gestione. La proroga riguarda il centro sportivo Caduti di Nassirya, il centro sportivo di Casate e la piscina Sinigaglia.





