(ANSA) – ROMA, 10 DIC – "In seguito allo sbarco di 85 persone nel porto assegnato di Ortona (Italia) lunedì 1 dicembre, ed un fermo provvisorio di 8 giorni, il capitano della Humanity 1 ieri pomeriggio, ha ricevuto un ordine di fermo dalle autorità italiane: per 20 giorni, la nave di soccorso non potrà navigare e svolgere le sue operazioni di ricerca e soccorso, oltre a dover pagare una multa di 10.000 euro". Lo fa sapere la ong Sos Humanity. "Mentre gli attori criminali libici continuano a ricevere il sostegno dell’Europa – afferma Marie Michel, esperta politica di Sos Humanity – la Humanity 1, di cui c’è urgente bisogno, viene trattenuta per non aver comunicato con le autorità libiche. Le entità libiche – aggiunge – violano sistematicamente il diritto internazionale, mettendo a rischio e uccidendo persone in difficoltà in mare, violando i loro diritti, minacciando e persino sparando alle navi di soccorso". "Proprio la settimana scorsa – prosegue Michel – la nave Louise Michel è stata minacciata con munizioni vere dalla cosiddetta Guardia Costiera libica. Coordinarsi con loro significherebbe mettere in pericolo le persone in cerca di protezione e l’equipaggio della nostra nave di soccorso. Se qualcuno deve essere ritenuto responsabile delle violazioni dei diritti, non sono gli operatori umanitari, ma le autorità italiane e l’Unione Europea per aver sostenuto milizie violente e aver aggravato la pericolosa mancanza di capacità di soccorso in mare". (ANSA).






