L’occupazione comasca subisce un lieve arretramento generale, ma aumentano i contratti a tempo indeterminato. Questi sono i dati emersi dall’analisi del terzo trimestre del 2025 pubblicata dall’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro. Rispetto all’anno scorso, in cui si era registrato un saldo positivo di 1600 unità, si riporta una flessione negativa di 800 unità tra assunzioni e cessazioni.
Non è un dato preoccupante, però, secondo il responsabile dell’Osservatorio del Mercato del lavoro Paolo Malfitano. “Questo andamento, seppur segnato da alcune criticità, ci permette di individuare con maggiore precisione le aree su cui intervenire per sostenere la qualità e la continuità dell’occupazione sul territorio”, commenta.
Tra luglio e settembre, sono state constatate 20mila nuove assunzioni, a fronte di 19mila cessazioni, di cui più della metà è avvenuta per la conclusione di un rapporto a termine e circa un quarto per scelta volontaria del dipendente. Si contano, inoltre, 8mila proroghe contrattuali e quasi 2mila trasformazioni a tempo indeterminato. Dopo un calo nel mese di agosto, i rapporti continuativi mantengono un saldo positivo, confermando una crescita verso una maggiore stabilità lavorativa.
Per quanto riguarda i settori occupazionali, al primo posto per numero di assunzioni – con il 33% sul totale degli impiegati – si classificano le attività commerciali e i servizi, in particolare il ramo dell’istruzione. Dinamiche stabili per gli altri ambiti e in calo il comparto turistico, in linea con il carattere stagionale dell’industria.





