Un anno fa era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ritenuto uno dei componenti della baby gang che da tempo terrorizzava Cantù, era stato coinvolto in una rissa culminata nel ferimento di un tunisino. Oggi 21enne, il ragazzo aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Ieri sera è stato arrestato e portato nuovamente in carcere dai carabinieri, che lo hanno sorpreso a spacciare. In casa c’erano altri componenti della gang e uno ha anche aggredito i militari dell’Arma.
I carabinieri sono intervenuti nella notte in via Sempione, nell’abitazione in cui il 21enne sta scontando i domiciliari. In casa, secondo le prime ricostruzioni, nonostante il giovane fosse ai domiciliari, si erano riuniti numerosi ragazzi considerati componenti della baby gang protagonista di una serie di episodi di violenza nella Città del Mobile.
I carabinieri hanno scoperto e sequestrato 110 grammi di hashish, 600 euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi. Il 21enne è stato arrestato e riportato al Bassone. Durante l’operazione, i carabinieri hanno denunciato un 18enne per resistenza. Nelle scorse settimane, altri due componenti della baby gang che avevano ottenuto i domiciliari, per le ripetute violazioni sono stati nuovamente portati in carcere al Bassone.
Il blitz della notte scorsa segue di poche ore un intervento della polizia di Stato di Como, che ha eseguito un’ordinanza del tribunale per i minorenni di Milano nei confronti di un 17enne di Cantù. Arrestato nel settembre scorso per rapina ed estorsione, aveva ottenuto la permanenza in casa perché potesse intraprendere un percorso di recupero sotto sorveglianza della sua famiglia. Sono state però documentate ripetute violazioni e l’insufficiente capacità dei famigliari di controllare il ragazzo, che usciva liberamente di casa frequentando anche persone con precedenti penali. Come disposto dal giudice, è stato portato in una comunità nel Bresciano. In caso di allontanamento ingiustificato, sarà portato in carcere.





