Tavolini ridotti drasticamente e omologati, uno uguale all’altro: è un’altra rivoluzione su cui lavora Palazzo Cernezzi. Dopo la stretta sui dehors, il sindaco ha annunciato un imminente giro di vite che riguarda i locali del centro città. Oltre alla rivoluzione in viale Geno, con l’intento di realizzarla prima della prossima stagione estiva, il Comune lavora per le nuove regole per omologare gli spazi esterni con arredi che rispecchiano caratteristiche simili. E ancora: troppi tavoli all’esterno dei locali di Como, a cui il sindaco intende dire addio quanto prima.
Locali di Como, meno tavolini e tutti uguali. Il sindaco: “Guadagni folli e spazi pubblici inagibili. Ora basta, metteremo ordine”
“La città è dei cittadini”, dichiara il primo cittadino, sottolineando che negli spazi pubblici ora occupati dai locali, i cittadini non riescono neppure a camminare. “Mi dà fastidio anche l’incremento dei prezzi esagerati. Per una bibita si paga ormai 6 euro in alcuni dei nostri locali. Una differenza abissale rispetto al prezzo del supermercato. Non è la città che ho in mente. Non posso incidere sul canone concessorio – precisa ancora Rapinese – Ci sono delle attività con una resa economica folle. Spesso sono attività di 10 metri quadrati che si ritrovano con 40 metri quadrati sulle piazze più belle della città. Così sono capace anch’io di guadagnare milioni di euro. Mettiamo ordine: sotto i portici io voglio camminare. La volontà di liberare i portici di Como è nata perché ho visto due disabili non riuscire a passare”. La colpa? Dei “tavolini a destra e a sinistra”, sottolinea ancora il sindaco. “Ora basta”, incalza Rapinese.
“Non è che se hai un bar di un metro quadro ti prendi cinquanta metri fuori. I locali sono stati autorizzati finora per via del vecchio regolamento. Lo stesso succedeva con i parcheggi. Per me la città deve essere calpestabile. La città era ingessata e ora Rapinese deve intervenire. Devo mettere a posto i “casini” che hanno fatto in passato. Quando passo verso la funicolare, vedo la coda di turisti per tutto viale Geno”, ricorda il sindaco. Adesso però tutto è destinato a cambiare. “Due terzi della piazza sarà dei cittadini, con panchine in cui tutti potranno sedersi e avranno spazi a disposizione per muoversi”, sottolinea Rapinese. “Il suolo pubblico è dei cittadini – ribadisce Rapinese – Non è possibile non poterlo usare se non pagando 6 euro una bibita e 12 uno spritz. Se questi commercianti dovessero lamentarsi – conclude – gli ricorderò che sono stati beneficiari infiniti”.






