Quintali di fuochi d’artificio accumulati in una cantina e due box senza alcun controllo e violando le norme di sicurezza previste per evitare rischi legati al materiale esplosivo. Sono stati scoperti e sequestrati dalla polizia di Stato di Como, che ha denunciato per commercio abusivo di materiale esplodente e per incauta conservazione e detenzione di materiale pirotecnico un 31enne originario di Pavia, residente a Cologno Monzese, nel Milanese.
I poliziotti sono risaliti all’uomo e ai tre depositi monitorando i social media e scandagliando le interazioni sospette, nell’ambito dei controlli proprio sul commercio di fuochi d’artificio previsti per l’avvicinarsi della notte di San Silvestro. Complessivamente sono stati sequestrati 1.300 chilogrammi di fuochi che il 31enne, già noto per reati analoghi ma anche per attività di spaccio aveva accumulato in tre locali.

I poliziotti hanno sospettato che il 31enne potesse avere un gran quantitativo di materiale pirotecnico, anche illegale. Hanno individuato tre possibili siti di stoccaggio tra il Milanese e la Brianza. Rintracciato a casa, il 31enne è stato invitato ad aprire uno per uno i depositi già individuati dai poliziotti, il suo box di Cologno Monzese, una cantina sotto un palazzo di Brugherio e infine un altro box in un condominio di Vimodrone.
Gli agenti di Como hanno fatto intervenire i poliziotti del Gruppo Artificieri della Questura di Milano, che hanno messo in sicurezza e sequestrato circa 1 tonnellata e 300 kg di fuochi d’artificio. A Brugherio, il materiale è stato catalogato come artigianale perché senza il marchio CE obbligatorio per legge. Negli altri due depositi i fuochi, seppure regolari sono stati sequestrati perché conservati in modo incauto, senza osservare né i limiti quantitativi per la detenzione personale, né le basilari regole di sicurezza e precauzionali prescritte per scongiurare il rischio di esplosioni. I fuochi erano stipati vicino a prodotti e altro materiale altamente infiammabile.





