Federfarma Como interviene per fare chiarezza in merito alle affermazioni da parte di alcuni politici in tema di mascherine.
Sembra –spiega il presidente Attilio Marcantonio- che i prezzi folli delle mascherine siano imposti dalle farmacie che invece subiscono, come i cittadini, questi perversi meccanismi della domanda e dell’offerta.
Non nego che, purtroppo, alcuni di noi avranno ceduto mascherine chirurgiche a prezzi eccessivi, ma acquistate, a loro volta, a prezzi esorbitanti e speculativi da parte degli intermediari.
Gli agenti della GdF e i Carabinieri del NAS in questo ultimo mese hanno battuto a tappeto le farmacie controllando fatture di acquisto e prezzi di vendita e non risulta abbiano contestato alcunché, come dimostrano i verbali redatti in quelle occasioni.
In questa fase delicata per la nostra professione ci sentiamo ingiustamente aggrediti dalle polemiche. È bene sottolineare che, sempre più colleghi della nostra provincia, si ammalano più o meno gravemente, ci siamo dovuti calare in questa drammatica realtà senza gli adeguati mezzi di protezione chiesti invano alle Autorità e ci siamo dovuti arrangiare, in più siamo sottoposti continuamente a controlli dalle Forze dell’ordine e adesso anche additati da politici locali o nazionali che spesso e volentieri parlano senza cognizione di causa e irresponsabilmente.
Per questo chiedo a tutti – conclude il presidente Marcantonio- di interrompere subito questa polemica e di non trasformala in una gogna mediatica e ringraziamo i colleghi che ogni giorno svolgono la professione con coscienza e disponibilità verso i cittadini.