“Serve subito un piano per riprogrammare il ritorno alle attività ordinarie dell’ospedale. Il Sant’Anna, individuato come centro di riferimento dalla Regione solo per la Stroke e le urgenze neurologiche, rischia di perdere specialità e capacità attrattiva per medici e pazienti”. E’ il grido di allarme di Cesare Guanziroli, responsabile della Cisl medici e camice bianco al Sant’Anna. “Nella fase di emergenza oltre la metà del Sant’Anna è stato destinato ai malati Covid – dice Guanziroli -. Ora i posti iniziano a essere liberati, ma non c’è alcun piano per ripartire con l’attività ordinaria. L’Asst ha preso le decisioni in modo unilaterale, senza coinvolgere i sindacati e ora speriamo invece di poter dire la nostra e di partecipare alla messa a punto di un piano di graduale ritorno alla normalità che non penalizzi il Sant’Anna”.
“La massiccia riorganizzazione dell’ospedale Sant’Anna, che ha interessato il 74% dei posti letto, ha consentito all’Asst Lariana, di gestire oltre 870 pazienti Covid” replica il direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi. “La riorganizzazione è stata portata all’attenzione del Collegio di direzione di Asst Lariana e l’unità di crisi costituita è un organismo plurale che prevede un’ampia articolazione di responsabilità aziendali – continua – Nessun mancato coinvolgimento nelle decisioni dunque”.
Al momento risultano tuttora ricoverati 278 pazienti, di cui 30 ancora in terapia intensiva. “Quando si affronta il tema del ritorno all’ordinarietà non si può prescindere da questo dato – continua Banfi – L’unità di crisi sta provvedendo a pianificare questa ulteriore fase che sarà di particolare complessità”. “Non esiste alcuna operazione di declassamento – conclude Banfi – Asst Lariana è stata individuata, ed è, centro ospedaliero di riferimento per lo Stroke neurologico e lo rimarrà fino al termine dell’emergenza, che non è conclusa. A fine partita ne riparleremo. Sarebbe opportuno in certe circostanze assumere un profilo di maggiore sobrietà”.