Test sierologici: il Pd chiede conto alla Regione del basso numero di esami effettuati in provincia di Como.
Il test sierologico serve a misurare presenza e quantità di anticorpi nel soggetto, per vedere se una persona è venuta in contatto con il virus e quindi è immune.
Ieri l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha diffuso i dati regionali, dai quali emerge un numero di test piuttosto basso sul territorio dell’Ats Insubria (quindi Como e Varese) rispetto ad altre province: 116 i totale, somministrati solo a soggetti in quarantena e non a operatori sanitari. E’ il dato più basso.
Senza considerare territori più vasti più colpiti, come Brescia, Bergamo e Cremona, è sufficiente valutare l’Ats Montagna (Sondrio e un pezzetto dell’Altolago): 467 test a soggetti in quarantena e 284 a operatori sanitari.
“Perché l’ATS Insubria ha fatto solo 116 test sierologici fino a oggi?”, chiede il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo. “Lo screening è l’arma decisiva per poter sostenere la fase 2, di cui abbiamo grandissimo bisogno. Mi auguro che quei dati siano solo incompleti, perché altrimenti a Como e provincia avremmo un problema in più da risolvere”.