È fissato per domani il vertice sullo stadio tra Comune e Como 1907 dopo la bocciatura del progetto del campo sintetico. Una riunione per capire come poter procedere e soprattutto per comprendere rapidamente se le carenze nella documentazione presentata dal club siano colmabili.
Carenze che non sono certo trascurabili. L’ufficio tecnico di Palazzo Cernezzi ha messo nero su bianco in una relazione di 6 pagine cosa manca a partire da un passaggio fondamentale quello della Soprintendenza.
«La documentazione è a sola firma di professionisti ingegneri – si legge nel testo – ma il bene è sottoposto a vincolo e come tale soggiace alla necessità e obbligo, nella redazione-approvazione del progetto, di prevedere la figura professionale di un architetto. La cogenza di un vincolo come quello in questione, prevede inoltre che ogni intervento sia preventivamente autorizzato dalla Soprintendenza. Parere che in questo caso è e rimane vincolante». Peraltro i progettisti avrebbero dovuto saperlo perchè – si legge ancora nel documento – «questa informazione era stata inviata». Ma poi, dal «quadro economico» non è possibile ricavare «alcuna valutazione in merito agli elementi presentati» e «non sono presenti o valutabili i costi necessari e le procedure da effettuarsi per i collaudi».
Anche i costi delle opere, sulla base dei quali si dovrebbe procedere ad esempio allo scomputo di parte dell’affitto, sono stabiliti – viene precisato – in modo «unilaterale» e non secondo i prezziari regionali o della Camera di Commercio. Per non parlare di quelli che vengono definiti «evidenti errori, anche molto grossolani, di quantificazione».