Da una parte la soddisfazione dei forzisti, dall’altra le critiche dell’opposizione. L’imminente rimpasto di giunta porta con sé inevitabilmente pareri e posizioni differenti.
Il rientro di Forza Italia ormai è cosa fatta.
“Abbiamo fatto le nostre valutazioni e messo sulla bilancia pro e contro – dice Enrico Cenetiempo, capogruppo degli azzurri in consiglio comunale – ragionando abbiamo cercato i profili migliori e abbiamo proposto Pierangelo Gervasoni e Livia Cioffi, due persone di esperienza e grande competenza, per ricomporre il centrodestra uscito vincente dalle ultime amministrative”.
Dura presa di posizione invece delle opposizioni. Tra i primi a intervenire il Pd con le parole del capogruppo Stefano Fanetti. “Stupisce che il sindaco si sia prestato a questa situazione e sono curioso di leggere le motivazioni delle dimissioni dell’ormai ex assessore – spiega – è chiaro che si è trattato di un passo indietro indotto. E’ andato in scena uno squallido teatrino – attacca – Sui due nomi proposti non posso dare un giudizio negativo a prescindere, si tratta di persone di esperienza, ma è proprio come è stata gestita questa partita che fa capire tante dinamiche. Inoltre, parlando di Cultura e Turismo, – conclude Fanetti – mi sembra evidente quanto questi due settori così importanti per la città siano stati sviliti da questa amministrazione”.
Molto preoccupato proprio per questo assessorato è anche Fabio Aleotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle che ha pensato subito alla mostra delle monete d’oro a cui Gentilini stava lavorando. “Con le dimissioni di oggi è chiaro che i giochi sono fatti – chiarisce – il dispiacere è legato alla mancanza di progettualità e continuità nel mondo della Cultura. Un plauso a Livia Cioffi che si è messa in gioco in un impegno così delicato, vedremo cosa riuscirà a fare nel tempo che resta a questa amministrazione”.
“Sono veramente amareggiata, è evidente che Gentilini è stata mesa nelle condizioni di dimettersi da chi oggi la elogia, nella nota ufficiale, per le sue qualità – aggiunge Ada Mantovani, Gruppo misto – Fa parte della politica, però onestamente questo modo di agire non corrisponde alla mia visione, il tutto poi – conclude – per favorire una forza politica che ha tenuto più volte in stand by il sindaco. Forse sarebbe stata più onorevole una dimissione in blocco di sindaco e giunta piuttosto che andare avanti così”.