«In Ghana vi avrei tagliato la gola» e ancora «In Italia la giustizia fa schifo e non potete farmi niente». Frasi rivolte agli agenti della polizia locale da un immigrato avvicinato dai vigili davanti al Cimitero Monumentale perché chiedeva in modo molesto e con insistenza l’elemosina. Parole seguite da un’aggressione con calci, pugni e testate che hanno causato lesioni ai vigili. Gli agenti hanno comunque bloccato e arrestato l’uomo, che oggi è stato processato con rito direttissimo in tribunale a Como. Ha patteggiato un anno, pena sospesa, oltre al divieto di dimora a Como e provincia. L’uomo, 49 anni, come emerso dalla banca dati delle forze dell’ordine era già stato accusato di rapina, immigrazione clandestina, detenzione e spaccio di stupefacenti, occupazione abusiva di immobili.
«Esprimo la mia vicinanza e auguro una pronta guarigione ai due agenti – ha detto l’assessore alla Polizia locale Elena Negretti – L’episodio testimonia la prontezza e l’efficacia con la quale si interviene a tutela dei nostri cittadini, anche mettendo a repentaglio la propria incolumità fisica, rendendo esperienza concreta il concetto più alto e autentico di “servizio”, come nella migliore tradizione del corpo di polizia locale di Como».