Nei giorni scorsi il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Como ha eseguito il sequestro preventivo delle quote societarie di un imprenditore comasco del settore alberghiero. Secondo gli investigatori, l’uomo sarebbe al centro di un sistema di false fatturazioni.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como, Massimo Mercaldo, su richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini, Simona De Salvo, durante la fase delle indagini preliminari per il fondato rischio della dispersione del patrimonio da parte dell’indagato.
Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle lariane nascono da una verifica fiscale, durante la quale è stato analizzato un contratto d’appalto stipulato per la realizzazione di un hotel di lusso a Como.
Secondo le fiamme gialle, quell’appalto non sarebbe genuino: in base a quanto ricostruito dai finanzieri, grazie all’interposizione come impresa appaltante di una “scatola vuota” che avrebbe omesso il pagamento dell’IVA a debito maturata, la società appaltatrice, beneficiaria del presunto sistema di falsa fatturazione, avrebbe potuto costituirsi un credito IVA fasullo di 1 milione e 300mila euro, utilizzato in compensazione con altre imposte.