Abbondino d’Oro di Como, cambiano le regole: una sola benemerenza civica ogni anno. L’amministrazione comunale ha modificato infatti il regolamento per l’attribuzione delle civiche benemerenze. Ieri sera il testo ha incassato il via libera del consiglio comunale con 18 voti favorevoli e sette contrari.
“Le modifiche partono da un aspetto fondamentale – ha spiegato il sindaco Alessandro Rapinese – Le onorificenze devono essere il più possibile condivise e riteniamo che vadano centellinate così da rappresentare il vero orgoglio della città”. Poi ha aggiunto: “Mi è capitato – per mia colpa – che non conoscessi chi ha avuto l’Abbondino. Non si può conoscere tutti, ma questa riconoscenza deve avere un valore per la cittadinanza e non solo per l’insignito”.
Abbondino d’Oro di Como
In particolare è stato sostituito l’articolo 7 del regolamento in cui si legge che “la Commissione decide per l’attribuzione di una sola civica benemerenza per ciascun anno civile, mediante un’unica votazione in forma palese per appello nominale a maggioranza dei membri presenti”. “L’onorificenza deve essere condivisa con un’unica votazione – ha detto ancora il primo cittadino – Non si negozia e non si tratta su questa tipologia di premio. Deve essere una riconoscenza condivisa da tutta la città”.
Dubbi e perplessità sono state esposte dalla minoranza di Palazzo Cernezzi che ha proposto una serie di emendamenti al nuovo testo, tutti bocciati dalla maggioranza. In particolare il consigliere comunale del Pd Stefano Fanetti che ha chiesto che le civiche benemerenze non fossero attribuite agli amministratori in carica del Comune di Como. “Mi sembra un divieto di opportunità e buon senso – ha spiegato Fanetti – Come è già previsto nei regolamenti di altri comuni”.
“Non si può limitare la libertà del rappresentante del popolo. Occorre scegliere il migliore non quello del mio gruppo politico. Uno dei rischi che abbiamo voluto evitare era proprio la mercificazione di un’onorificenza. Non credo di dover insignire qualcuno del mio gruppo – ha concluso Rapinese – ma se volessi farlo, il non poterlo fare sarebbe una limitazione della mia libertà e volontà”.