(ANSA) – BRUXELLES, 19 APR – Una delle misure introdotte dai Paesi limitrofi all’Ucraina per ridurre il crollo dei prezzi è quella di favorire il transito dei prodotti agricoli – grano ma anche altro – verso Paesi terzi. E la Commissione Europea – stando a quanto spiegato da alcuni alti funzionari – tende a sposare questo approccio. Nel merito ma non nel metodo. "Cosa fare nello specifico lo si deciderà di concerto con i Paesi coinvolti, di certo serve una soluzione europea perché le misure unilaterali non sono adatte", ha sottolineato un funzionario. Di fatto, però, la soluzione trovata da Polonia e Ungheria (permettere il transito e non l’ingresso nei propri mercati) ha il benestare dell’Ue. Che ora coordinerà la risposta. "Dobbiamo abbassare i costi logistici, organizzeremo convogli via terra e chiatte sul Danubio", ha evidenziato un altro funzionario coinvolto nelle negoziazioni. La metà dei prodotti esportati, d’altra parte, passa proprio dal grande fiume, per poi raggiungere il porto romeno di Costanza. Ecco perché l’Ue investirà 25 milioni di euro per installare l’equipaggiamento necessario a rendere navigabile il Danubio anche di notte, raddoppiando così potenzialmente la capacità di consegna. Ora restano da movimentare 4 milioni di tonnellate di grano da movimentare prima che in autunno arrivi il nuovo raccolto e questo significa "coinvolgere i porti del Baltico e dell’Adriatico". Dunque sarà fondamentale lavorare sui colli di bottiglia infrastrutturali. (ANSA).