Dopo tre giorni di lavori, il consiglio regionale della Lombardia ha approvato nella serata di ieri il documento di programmazione economico finanziaria.
Un bilancio di previsione che vale 32 miliardi di euro – spiegano il presidente Attilio Fontana e il vicepresidente Marco Alparone – ed è prevalentemente orientato su tematiche centrali come sanità e trasporto pubblico”.
“Un provvedimento – continua il governatore Fontana – che non prevede alcun aumento della pressione fiscale e utilizza al meglio tutte le risorse a disposizione, partendo da quelle regionali per arrivare ai finanziamenti statali ed europei”.
In riferimento agli investimenti nell’ambito dell’edilizia sanitaria, per il triennio 2024 – 2026 sono state appostate risorse per 350 milioni, a cui si aggiungono 18 milioni di fondi del Pnrr. 200 milioni sono destinati alla realizzazione del nuovo ospedale di Busto Arsizio e Gallarate.
Nell’ambito dei trasporti, 283 milioni sono stati destinati al prolungamento della linea 5 della metropolitana da Milano a Monza.
Per il 2024 sono previsti investimenti mirati a interventi che riguardano la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico (27,5 milioni), la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio edilizio storico (18,5 milioni) e la viabilità (177 milioni). E, ancora, 218 milioni per la rete ferroviaria e 367 per il rinnovo del materiale rotabile.
“È un bilancio con molti punti critici, – intervengono le opposizioni in una nota congiunta – a partire dai tagli molto pensanti sulle politiche ambientali e per il clima, che sono ridotte del 73% rispetto al passato recente, alle politiche per la famiglia, per gli asili nido e per l’inclusione delle persone disabili, e che non investe sul trasporto pubblico, sul taglio dei tempi di attesa in sanità. Tuttavia, – proseguono – le opposizioni, che avevano annunciato lunedì un’azione unitaria per contrastare e reindirizzare la manovra regionale 2024-2026, sono riuscite in tre giorni di discussione a ottenere alcuni risultati di rilievo, dall’impegno ad accelerare la realizzazione del Centro unico di prenotazione all’incremento sostanziale delle risorse in favore dei centri antiviolenza, fino alla cancellazione dei tagli al diritto allo studio”.