Il ritratto del viveur: auto di lusso, base a Milano – San Babila, mica periferia – e buen retiro in una villa vicino all’esclusivo Golf Club Monticello.
Peccato, però, che per pagare l’attrezzatura da golf e i conti in sospeso l’uomo abbia dovuto rubare – secondo l’accusa – il bancomat di un’amica.
E così, un 55enne catanese trapiantato a Milano è chiamato dalla Procura di Como a risponde di furto.
Secondo il racconto della donna che ha sporto querela, l’uomo – conosciuto grazie alla passione comune del golf – ha sbirciato il codice segreto del bancomat a Milano, quando i due erano insieme, durante una ricarica telefonica allo sportello.
Poco dopo, la donna è andata nella casa di Cassina Rizzardi del viveur, dove ha lasciato la borsa per partecipare a un torneo di golf al Club Monticello.
Durante quel torneo, ha spiegato la donna in tribunale, le è stata sottratta la carta bancomat e sono stati effettuati acquisti fino al plafond di 1.500 euro. Pagamenti che sarebbero stati effettuati non direttamente dall’uomo, ma dal suo domestico.
Versione che oggi è stata confermata in aula proprio dal domestico, un cingalese 29enne, imputato insieme con il viveur. “Mi ha dato questo bancomat e mi ha detto di comprare alcune attrezzature da golf, di fare altre spese e di saldare un conto – ha raccontato l’uomo – io però pensavo che la carta fosse sua”. L’udienza è stata rinviata al 7 aprile.