Garantire certezze al territorio sui tempi della variante della Tremezzina e gestire l’accoglienza turistica estiva attraverso un potenziamento del servizio di navigazione sul lago anche alla luce del servizio ferroviario interrotto tra Lecco e Colico. È la doppia richiesta che arriva attraverso un’interrogazione parlamentare al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini da parte del segretario regionale di Azione, il deputato Fabrizio Benzoni.
Tempi e costi, servono certezze
In primis si torna a chiedere il cronoprogramma aggiornato dei lavori della maxi opera che, una volta terminata, consentirà di alleggerire il traffico sulla Statale Regina. La fine del cantiere inizialmente stimata per il 2026 era poi slittata all’aprile del 2028 – quindi tra tre anni – ma alla luce del rallentamento legato alla questione degli extracosti per lo smaltimento del materiale di scavo contaminato questa data sembra destinata a slittare ulteriormente. Ridefinire le tempistiche è quanto chiede il territorio da tempo ma la risposta si potrà avere – si è detto all’ultimo tavolo in Prefettura – dopo la nuova determina, attesa entro fine maggio, del Collegio Consultivo Tecnico chiamato a dirimere la questione economica tra Anas e impresa che si è aggiudicata i lavori. Non solo i tempi, quindi, si attendono risposte anche sui costi: rispetto agli oltre 400 milioni iniziali, si ipotizza si possa arrivare a superare i 500 milioni. “Pronti a coprire eventuali nuove necessità economiche” aveva assicurato lo stesso ministro Salvini.
Variante ma non solo: “Gestire lo stop estivo della Lecco-Colico”
“Da un lato è doveroso rassicurare la collettività sul completamento di un’infrastruttura strategica per il territorio – spiega Benzoni – dall’altro riteniamo fondamentale garantire una gestione efficiente della stagione estiva, cruciale per l’economia locale. Per questo chiediamo un potenziamento del servizio di navigazione”. Dichiarazioni a cui fanno seguito le parole del segretario comasco del partito Lorenzo Pedretti che ricorda anche l’interruzione del servizio ferroviario sulla tratta Lecco-Colico “nel periodo di massimo afflusso turistico dell’anno costringendo visitatori e cittadini a veri e propri viaggi della speranza per raggiungere il Centro e l’Alto Lario”. “Non possiamo permetterci una gestione così approssimativa – conclude Pedretti – il territorio ha bisogno di risposte serie e immediate”.