Una rete di spacciatori giovanissimi, tutti incensurati, è stata smantellata dalla squadra mobile della Questura di Monza al termine di un’indagine durata mesi, denominata “Easy”.
L’organizzazione operava in tutta la Brianza, con ramificazioni nelle province di Como, Lecco e Monza. Utilizzava i social network, in particolare Telegram, per vendere quotidianamente cocaina, hashish, anfetamine, ecstasy, MDMA e ketamina.
Tra i più attivi nella rete, anche due minorenni, che spacciavano ketamina durante rave party organizzati nel nord Italia e persino in Svizzera, dei quali erano assidui frequentatori.
Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno effettuato tre arresti in flagranza di reato e sequestrato un ingente quantitativo di droga: un chilo di hashish, circa 200 grammi di ketamina, 50 grammi di anfetamine, 100 grammi di MDMA e oltre 3.000 pastiglie di ecstasy.
Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di 15 dei 17 componenti della rete, grazie alla collaborazione con le unità Anticrimine della Lombardia e dell’Emilia Romagna, la Polizia scientifica e le unità cinofile.
Due maggiorenni, residenti a Cogliate e Monza, sono finiti in carcere. Altri 3 sono stati posti ai domiciliari tra Monza, Biassono e il Milanese. Per 8 minorenni, residenti tra Mariano Comense e la provincia di Monza, è stato disposto l’obbligo di dimora. Infine, per altri due maggiorenni, è stato applicato l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.
“Grato al Questore di Monza, Salvatore Barilaro, per l’operazione anti spaccio su social network”, commenta il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, che sottolinea: “Il contrasto a pusher, spacciatori e a venditori di morte rimane fra le priorità del Governo ai fini della sicurezza dei territori, come pure rimane una nostra priorità il contrasto dello spaccio di stupefacenti di varia natura via internet o in boschi e aree urbane della Lombardia”.